Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Prima di questa guerra, la Russia aveva già compiuto i seguenti massacri in Ucraina:
- Holodomor, quasi un milione di morti perché il governo Russo toglieva sistematicamente il cibo agli Ucraini, allo scopo di farli scomparire come etnia.
L'Holodomor uccise quasi un milione di Ucraini.
-Massacri vari da parte di Stalin, un dittatore che merita un posto nei libri di storia alla pari di Her.
- Il disastro di Chernobyl, nascosto alla popolazione fino a quando i sensori della SVEZIA non hanno RILEVATO un disastro nucleare in RUSSIA. Ciò ha comportato ovviamente un notevole aumento delle vittime tra gli Ucraini per il tempo perso dalle autorità Russe prima di dare l'allarme.
Nel così detto Donbass Russofono l'odio verso la Russia era radicato da quasi un secolo. A quel punto però Putin, dopo una campagna preparatoria di disinformazione online durata un anno intero e costata milioni di dollari…
Putin ha mandato circa 40.000 mercenari del gruppo Wagner a conquistare Crimea, Donesk e Luhansk.
Eccoli qui, i ribelli 'locali'. come guerriglieri 'spontanei'. Soprattutto con quei mezzi alle loro spalle… Con mezzi e divise come quelle, sono davvero moooooolto credibili, come ribelli locali.
Secondo l'ex comandante del gruppo Wagner MARAT GABIDULLIN (leggetevi la sua autobiografia, se non ci credete è stato anche ospite del TG2), i ribelli locali VERI del Donbass erano circa un centinaio, a fronte di 40.000 mercenari REGOLARI della Wagner…. E soprattutto i locali non hanno fatto letteralmente nulla. Niente di niente. Si occupavano principalmente di furti e rapine, in particolare alle banche e ai concessionari di auto.
E dopo le rapine, lasciavano dei graffiti che dicevano 'viva la Russia, Donbass libero"