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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Mario Lavia
Il 9 giugno e il 25 aprile - Bello l’antifascismo, ora però combattiamo il fascismo russo in Europa

27/4/2024 - 9:04

Il 9 giugno e il 25 aprile - Bello l’antifascismo, ora però combattiamo il fascismo russo in Europa

Fratelli d’Italia, Cinquestelle e Lega non hanno votato a Bruxelles la risoluzione contro le ingerenze del Cremlino sulle prossime elezioni.

Al di là dei proclami di questi giorni, forse è il caso che i partiti antifascisti prendano atto che alcuni dei loro alleati occhieggiano all’imperialismo di Mosca

Nel labirintico dibattito a sinistra sul 25 aprile è mancata una domanda: come si può costruire una grande alleanza antifascista con chi fiancheggia una potenza fascista e imperialista come la Russia? Non è una questione astratta. O un problema che si possa far finta di non vedere. Quando a Bruxelles il Movimento 5 stelle, insieme alla Lega e Fratelli d’Italia, non vota a favore di una risoluzione con la quale si invita la leadership dell’Unione europea e degli Stati membri a contrastare «con urgenza» i tentativi di ingerenza russa in vista delle prossime elezioni Europee, cos’altro occorre per dire che gli adepti di Giuseppe Conte obiettivamente stanno occhieggiando al Cremlino?
Eppure la “testardamente unitaria” Elly Schlein continua a fischiettare dimenticando che il tuttora punto di riferimento fortissimo è sempre quello degli oscuri rapporti con il Cremlino all’epoca del Covid.

E dove sono i riformisti del Partito democratico, che pure hanno sempre sostenuto la battaglia a fianco dell’Ucraina?

Perché è chiaro che il “nuovo antifascismo”, erede di quello storico, non può non schierarsi contro chi minaccia la pace mondiale pur di ristabilire i confini dell’Impero zarista o dell’Unione sovietica, e che per questo obiettivo fa qualunque cosa – dall’omicidio dei dissidenti alle ingerenze nelle politiche dei Paesi democratici, compreso il rischio di interventi illegali nelle elezioni Europee, appunto l’eventualità paventata nella risoluzione del Parlamento di Bruxelles.
Ebbene, questo asse M5s-Fratelli d’Italia-Lega, diciamo il Conte uno allargato a Giorgia Meloni, si è plasticamente contrapposto a un fronte democratico Pd-Verdi-ex Terzo Polo-Forza Italia che hanno dimostrato di essere i veri antifascisti. Da notare che anche i lepenisti si sono astenuti mentre una parte dei Conservatori europei ha votato favore, a differenza della loro leader Giorgia Meloni.

Insomma, è stato un voto che ha fatto chiarezza. La risoluzione, non vincolante, ovviamente è passata alla grande con quattrocentoventinove voti a favore, ventisette contrari e quarantotto astensioni, e per fortuna tutti i sondaggi europei indicano che anche dopo il voto di giugno i rapporti di forza all’Europarlamento, malgrado un incremento dei partiti più di destra, saranno favorevoli agli antifascisti.
Allora: quella del 25 aprile è stata alla fine una bella giornata, tanta gente in piazza e gli scalmanati ragazzotti (ma anche tanti attempati) antisemiti che sono stati bene o male tenuti ai margini.
Speriamo che si recuperi il ritardo ragionando sulla necessità da parte della sinistra italiana di prendere le distanze non solo dai violenti antisemiti ma anche dai russofili. Arruolando un tipo come Roberto Vannacci la Lega di Matteo Salvini conferma uno spostamento all’estrema destra che non gli porterà fortuna, e Meloni con il voto di Bruxelles ha fatto un passo falso.

Ma per il Partito democratico il problema è un altro: affrancarsi dall’abbraccio con i filorussi dell’avvocato del popolo. Il modo migliore per onorare i valori dell’antifascismo.





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27/4/2024 - 19:51

AUTORE:
Dispetto

Sono pronto a scommettere qualsiasi cifra che la " risoluzione del parlamento EU " non l'ha letta. Qualcuno deve avergli fatto un " bignamino " sui generis. Nel dibattito parlamentare, tranne Afd e pochi altri, tutti si sono detti d'accordo con la risoluzione. I tre partiti italiani non hanno votato contro, si sono astenuti ognuno con motivazioni differenti.
Come si vede la cosa è un po diversa.
Nella risoluzione del PE c'è un punto, il n.25, che sottolinea " il ruolo chiave del giornalismo investigativo nel rivelare le ingerenze straniere e attività occulte ". Più che giusto. Ma è lo stesso parlamento che non fa e dice niente contro la detenzione del giornalista Assange, reo di aver rivelato le ingerenze della Cia, leggasi Usa, nelle questioni interne dell' Europa ?