Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Comunicato SI su dichiarazioni di Sbragia su candidatura Salis
Aretini, Del Zoppo, Piu (Sinistra Italiana): "Quando anche la destra liberale ha un problema con le libertà. Quello nel regime di Orban non è un processo regolare, bisognerebbe partire da qua".
Stupisce il riferimento di Sbragia e di Forza Italia alla Carta di Pisa, in riferimento alla candidatura nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, il cui presidente Orban da pochi giorni ha affermato di voler superare il modello della democrazia liberale. Sarebbe superfluo, ma evidentemente non lo è, ricordare le modalità in cui sta avvenendo il processo, che ha tutto il sapore di un processo politico, di Salis, portata in catene nelle aule giudiziarie. Il suo caso non ha nulla a che vedere con i principi, invece corretti e a cui rinnoviamo una convinta adesione, della carta di Avviso Pubblico.
Candidiamo Ilaria Salis perché vogliamo liberarla dalla prigionia di uno stato che sfiora i confini dell’autoritarismo, ma non solo. La candidiamo perché vogliamo affermare convintamente il modello di Europa che vogliamo, opposto a quello dei confini serrati, dello sfregio dei diritti e delle libertà che vige in Ungheria. Alleanza Verdi e Sinistra ha deciso di compiere un atto concreto e generoso, dopo 15 mesi di inerzia e di silenzio, in cui Ilaria Salis è rimasta detenuta nel carcere ungherese. Vogliamo un’Europa in cui ad ogni suo cittadino, ad ogni sua cittadina vengano riconosciuti gli stessi diritti, perché siamo convinti che l’Unione passi anche da qua: non c’è un’Europa unita senza che ovunque i suoi cittadini godano degli stessi diritti e delle stesse libertà.Chi sottoscrive la Carta di Pisa ama talmente la libertà che affronta i procedimenti giudiziari come un cittadino qualsiasi, ossia scegliendo di rinunciare a ogni forma di potere politico, anche il più piccolo.
Forse la destra nostrana non ama la libertà quanto noi, preferendo il potere anche il più piccolo.
Andrea Aretini - Segretario Cittadino SI Pisa
Lorenzo Del Zoppo - Assessore del Comune di Vecchiano e Responsabile Enti Locali di Sinistra Italiana Pisa
Anna Piu - Segretaria Provinciale SI Pisa