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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
1 MAGGIO FESTA DEL LAVORO

1/5/2024 - 7:49

1 maggio festa del lavoro
 
Noi donne in questa giornata possiamo osservare con uno sguardo nuovo tutte quelle mansioni straordinarie a noi assegnate dalla cultura attuale. Ad esempio tenere in ordine e pulita la casa, occuparsi del nutrimento di tutti i componenti del gruppo familiare, animali compresi, che va dall’allattamento dei neonati all’ organizzare tutta una serie di servizi indispensabili per il mantenimento in vita della famiglia: organizzare e o fare la spesa, cucinare, tenere in mente le varie necessità dei diversi componenti parentali.
Generalmente è dato per scontato che spetti a noi donne la gestione dell’igiene personale di tutti i componenti: lavare, qualche volta stirare, programmare anche la cura personale comprensiva di terapie, dei piccoli e degli anziani non autosufficienti. Soprattutto la consuetudine ci porta  a sentirci comunque sempre responsabili di tutto l’andamento dell’economia complessiva della casa e, anche quando veniamo aiutate in questa gestione siamo noi che ci sentiamo e siamo responsabili della gestione di questi aiuti.
Cosa vogliamo dire con tutto questo?
Vorremmo che si prendesse visione e consapevolezza di tutto l’impegno che una donna mette all’interno della famiglia, perché abbiamo capito che queste stesse  azioni e lavori fatti al di fuori del gruppo familiare sono pagati, remunerati, riconosciuti come vero lavoro.
Non più schiave di tutti quegli obblighi all’interno della casa, ma donne che anche tra le mura domestiche hanno la piena consapevolezza di stare svolgendo veri e propri lavori.
Invitiamo quindi chi legge questo nostro articolo ad inviarci delle proprie riflessioni.
La Redazione di Spazio Donna



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2/5/2024 - 9:15

AUTORE:
AUTRICE Anna

cara Mery e noi donne dovremmo avere gli stessi diritti degli uomini e invece anche facendo lo stesso lavoro chissà perché la donna viene remunerata meno, Hai ragione quando dici che se si fanno i figli è la donna che ci deve pensare all'accudimento e alla cura degli anziani perché l'uomo non lo è capace? non è il suo ruolo? però a fare figli sono buoni e lo sono stati per i loro genitori, non vedo perché ad accudirli dobbiamo essere sempre noi donne, solo perché siamo mamme e più sensibili e brave a sistemare pulire la casa e fare famiglia? E' questo il ruolo che ci hanno affibbiato da piccole, anzi dalla creazione Dio ha creato Eva per aiutare Adamo e fare figli senza lei il mondo non ci sarebbe
io ho lavorato 43 anni e ho due figli con tutti i sacrifici per tirarli su senza molta collaborazione da parte del merito, ho fatto la badante a mia madre quando mio padre è morto e continuo a farla a mia suocera, anche se ha suo figlio e una badante remunerata giustamente, è l'affetto e il mio essere donna umana mi impedisce di non essere comunque presente nella gestione perché so cosa vuol dire accudire una persona anziana, ma sono più fortunata di te solo perché ho una buona pensione per tutti gli anni che ho lavorato forse levando un po'di tempo ai miei figli ma non credo perché nonostante tutto sono venuti su bene e sono due splendidi figli di lavoratori onesti che hanno meritato per una giusta ricompensa. Il mio sfogo era per tante altre donne meno fortunate che come mia madre si sono sacrificate per la famiglia e la casa tre figli e una zia da accudire e non ha potuto lavorare fuori casa e nemmeno le è stata mai riconosciuta una pensione da casalinga l'unica quella di accompagnamento all'età di 80 anni perché non più autosufficiente ed io lotto soprattutto per tutte quelle donne come lei che non sono state rispettate o riconosciute e guarda il caso è scomparsa proprio il 25 novembre del 2003 nella giornata dedicata alla violenza sulle donne.

1/5/2024 - 18:26

AUTORE:
AUTRICE Mery

Cara Anna volevo aggiungere al tuo pensiero sconsolato soltanto questo:
una donna che desidera dedicarsi ad un'attività, a una passione oppure a un hobby remunerativo deve sempre fare i conti con la famiglia che ha deciso di mettere su, altrimenti deve restare single.
Se vuole totalmente impegnarsi in ambito lavorativo, e non è detto che sia sempre costretta a farlo, è consigliabile che non abbia figli...perche'avranno sempre il diritto di avere la massima attenzione e le cure necessarie per crescere bene...in più
resterà sempre legata ad alcuni obblighi verso la sua famiglia d'origine, perche' anche i genitori reclamano la loro parte di diritto all'assistenza...
vedi io capisco, e non essendo santa, spesso mi sono trovata in serie difficoltà nel dispensare aiuto, protezione ecc per l'eccessivo peso che mi sono sobbarcata, ma ho sempre cercato di fare del mio meglio per non tradire le aspettative...
io ho lavorato fuori casa per 35 anni, ho sempre fatto la casalinga e in più mi sono trovata a fare la badante...e come se non bastasse la mia pensione mi permette di vivere appena decorosamente, in quanto vedova non fanno che limare
il mio reddito...pur dovendo sostenere da sola le spese del mantenimento della casa ecc...

1/5/2024 - 8:53

AUTORE:
AUTRICE Anna

donne no schiave. Una volta le donne non lavoravo fuori non portavano lo stipendio per vivere era l'uomo che lo faceva, la donna si limitava a fare i mestieri di casa accudire i figli e gli anziani e sfamare la famiglia senza ricevere remunerazione o almeno un minimo di riconoscenza per tutto il suo lavoro, era normale e dovuto. Oggi la donna lavora anche fuori per aiutare la famiglia e portare i soldi a casa perché non bastano mai e continua a fare i mestieri in casa a volte aiutata ma spesso da sola perché quello è il suo ruolo, un'etichetta appiccicata dagli uomini e dalla storia nel tempo e in tutti questi secoli passati ancora oggi a noi donne non viene riconosciuto tutto il sacrifico che facciamo nelle nostre case e meno male hanno inventato gli elettrodomestici che in qualche modo ci aiutano ma nessuno ci ha mai pagato o rispettato per tutto questo e nemmeno oggi che è la festa dei lavoro almeno che non fai il mestiere della domestica fuori casa allora oggi anche per te è festa. il minimo di pensione per le casalinghe in vecchiaia è stato forse la prima goccia di riconoscimento verso le donne ma non basta. Anna