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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Marcella B Serpi
FACCE DA REFERENDUM

7/5/2024 - 12:55

Questo articolo di Matteo Renzi è dell'agosto 2023, ma oggi dopo l'assurda firma di Elly Schein diventa attualissimo:

"E dunque il PD promuoverà il referendum della CGIL e dei grillini contro il JobsAct.
Non mi sorprendo. Da tempo dico che il PD ormai è la sesta stella del Movimento di Giuseppe Conte. E riconosco che Elly Schlein è sempre stata contraria a questa legge. Ma il JobsAct – un pacchetto di misure sul lavoro, la cancellazione della componente
costo del lavoro dell’Irap, la decontribuzione – è una legge che il PD ha votato. Lo ha fatto in Consiglio dei Ministri, lo ha fatto
alla Camera, lo ha fatto al Senato. Una legge voluta da un ministro del PD, presentata nei circoli del PD, difesa dagli amministratori del PD, diventa oggi una legge contro cui si fa un referendum voluto dal PD. Non è fantastico?
Io ovviamente difendo una legge che ha permesso di creare più di un milione di posti di lavoro, che ha cancellato la barbarie
delle dimissioni in bianco per le donne, che ha permesso a migliaia di persone di avere finalmente un lavoro a tempo indeterminato.
Io sono entusiasta del JobsAct, come lo sono di Industria 4.0, delle Unioni Civili, del Dopo di noi e di tante altre cose che ho fatto.

Si può pensare tutto il bene e il male possibile del JobsAct e quando Landini, Schlein e Conte presenteranno il referendum sarà
chiaro perché il campo largo vuole solo aumentare i sussidi e danneggiare i lavoratori. Ma almeno Landini, Schlein e Conte alla
fine saranno coerenti.
Ho una domanda per gli altri del PD. Ho una domanda per chi ha votato il JobsAct in direzione, in Aula, in Consiglio dei Ministri.
Ma voi, amici carissimi, come fate a organizzare il referendum contro ciò che voi stessi avete voluto?

Vi state facendo un autoreferendum, lo capite? Caro Paolo Gentiloni, Roberta Pinotti, Beatrice Lorenzin, Marianna Madia, Dario Franceschini, Graziano Delrio: vi ricordate che voi eravate in Consiglio dei Ministri in quei giorni?

Cari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, vi ricordate che voi eravate i vicesegretari di quella squadra? Care e cari parlamentari che avete votato a favore e che vi apprestate a fare campagna referendaria contro, ma non lo sentite un brivido lungo la schiena?
E soprattutto quando la mattina del referendum, dopo aver affrontato lo sguardo dello specchio, andrete a votare avete pen-
sato a quale faccia indosserete per recarvi al seggio? Io sono l’ultimo a poter parlare di referendum perché ne ho perso uno molto importante per il futuro del Paese.

Ma in alcuni casi meglio perdere un referendum che perdere la dignità





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7/5/2024 - 18:37

AUTORE:
Marcella

...Elly Schlein per il referendum contro il jobs act, legge scritta e votata dall'intero PD, e diversi mi hanno parlato di coerenza, come se questa coerenza per le cose sbagliate potesse renderla un pregio...
Coerenza dal lat. cohaerentia, l’esser coerente, nel significato proprio di coerenza, affinità fra pensiero e azione.
Ogni tanto perdendo il filo in questo mondo di pazzi, non c'è niente di meglio della Treccani, che con sole due parole mi ha reso chiaro il quadro. Se parlano della coerenza di Elly Schlein la conclusione è molto più semplice di ciò che si può pensare:
La coerenza infatti, se questa fosse realmente la caratteristica principale di Elly, avrebbe dovuto portarla a non pretendere di diventare il segretario di un partito di cui evidentemente (appare chiarissimo) non condivideva assolutamente nulla. Di cui non aveva nemmeno la tessera. Che è stata eletta contro il volere degli iscritti, solo con il voto esterno, cosa che tempo fa era considerato quasi un affronto (ma solo per certi segretari...) per poi alla fine volerlo trasformare nel vecchio Pci. Insomma Elly Schlein, sicuramente non ha mai avuto niente a che fare con il vero PD, quello nato grazie a Veltroni nel 2007, proprio al Lingotto di Torino, e che tutti consideravano una scelta rivoluzionaria, ecco Elly con tutto questo, c'entra proprio come i cavoli a merenda.
Tutto ciò che il PD ha fatto negli ultimi dieci anni, cioè da quando è nato, e tutto ciò che doveva rappresentare, per Elly Schlein è da rifiutare, da respingere, da ricacciare, da ripudiare, da espellere, da scartare...
Quindi alla fine la domanda è logica, ma che cosa ci sta a fare Elly Schlein dentro il PD?? E che cosa soprattutto ci stanno a fare tutti gli altri? Questo è il mistero da risolvere...