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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso
LA NOSTRA BANDIERA E’ LA LORO LIBERTA’

15/5/2024 - 17:58

       LA NOSTRA BANDIERA E’ LA LORO LIBERTA’.

 

Il rapporto della commissione indipendente dell’ONU sui crimini di guerra in Ucraina ha certificato crimini di guerra commessi dall’esercito russo che includono uccisioni volontarie, attacchi a civili inermi, reclusione illegale di civili, torture anche con evirazione, stupri su donne, bambine e uomini dai 4 agli 82 anni, trasferimenti forzati e deportazione di circa 20mila bambini ucraini in Russia.

Per accertare quella che dalla commissione viene definita «ipotesi di genocidio» sono stati ispezionati più volte 56 luoghi, intervistati 595 testimoni diretti, acquisiti residui di armi, esami balistici e di medici legali, documenti lasciati sul campo dai russi, migliaia di ore di filmati e una montagna di foto anche satellitari.

La sistematicità dei crimini diffusi su tutto il territorio occupato dai “denazificatori” russi, in particolare le torture a sfondo sessuale e gli stupri di intere famiglie, compresi i bambini a volte costretti - prima di essere violentati - a guardare lo stupro dei loro cari, è tale da far ritenere che si tratti di una pratica non episodica, ma di un sistema preordinato dalle autorità russe.

Solo tra il febbraio 2022 e il novembre dello stesso anno, nei primi nove mesi di guerra, sono stati formalmente accertati circa 11mila civili ucraini uccisi, tra i quali circa 600 bambini, ma oggi, un anno e mezzo dopo il novembre ’22, il numero è di certo salito esponenzialmente considerando anche l’impossibilità della commissione Onu di accedere alle ampie zone occupate dai russi. In quelle zone le foto satellitari fanno supporre l’esistenza di numerose fosse comuni.

Una tale sistematica brutalità sui civili non è stata riscontrata da parte dell’esercito ucraino da alcun giornalista o altro osservatore internazionale indipendente.Impossibile fare alcun parallelismo con l’intervento militare israeliano a Gaza che, pur avendo provocato migliaia di morti civili, tra i quali molti bambini, non ha raggiunto le vette di cinismo dei terroristi di Hamas il 7 ottobre, evidentemente allineati alle modalità criminali dell’esercito russo di occupazione.Inoltre, mentre l’occidente, in particolare gli Usa, sta operando per evitare ulteriori sofferenze ai civili palestinesi, anche criticando aspramente e pressando il governo Netanyahu, tutto il mondo ha visto i filmati dei miliziani di Hamas che sparavano alle spalle dei palestinesi che tentavano di evacuare le zone di guerra per impedire loro di mettersi in salvo. Scudi umani.

Per mesi i media occidentali hanno rilanciato i numeri delle vittime di Gaza forniti, senza alcuna verifica e non attendibili, da Hamas. Posto che non si tratta di una questione quantitativa, perché anche un solo ucciso pesa quanto migliaia, ora emergono, sempre da fonte Onu, non certo una organizzazione filo israeliana, che i morti a Gaza sono soprattutto terroristi e combattenti di o per Hamas.

Gli assassini del 7 ottobre e i vigliacchi che si fanno scudo del proprio popolo.In ogni caso l’intervento a Gaza non ci sarebbe stato se Hamas non avesse compiuto le stragi del 7 ottobre e l’intervento militare israeliano si fermerebbe subito se fossero rilasciati gli ostaggi. Dunque, come in Ucraina, è chi ha iniziato la guerra che ha la responsabilità di ciò che sta accadendo. E la democrazia israeliana riuscirà a sostituire Netanyahu e la destra integralista molto prima che ci sia un cambio di regime a Mosca.In Ucraina stiamo vedendo gli effetti dello stop per mesi all’invio di armi a Kjiv da parte dell’occidente.

E’ passata, nella pratica, la politica del non sostegno militare al governo ucraino che chiedevano Conte, Salvini, quelli “più de sinistra” e i bizzarri pacifisti alla Tarquinio e Santoro.

Senza armi agli ucraini si fermerà la guerra, dicevano. Stiamo verificando nella pratica che senza armi agli ucraini l’esercito russo avanza e massacra e che senza una adeguata resistenza ucraina non ci sarà alcuna trattativa di pace. La pace invocata sarà solo quella di Putin, che ringrazia i suoi amici italiani più o meno consapevoli di esserlo, con la cancellazione dell’Ucraina indipendente e l’oppressione del suo popolo che andrà, come dichiarato dal Cremlino, punito e rieducato per i prossimi venti anni almeno. Come sta già accadendo in Crimea, dove le autorità vendutesi agli occupanti russi stanno reprimendo i diritti alla libertà d’espressione, di riunione pacifica e associazione politica. I rappresentanti della comunità tatara di Crimea, i gruppi religiosi minoritari e le persone che si opponevano alla guerra sono stati licenziati dal lavoro, multati in modo vessatorio, le loro case perquisite sempre più di frequente in modo intrusivo e distruttivo, gli arresti arbitrari e le detenzioni in condizioni inumane e degradanti sono quotidiane e innumerevoli.Questa sarebbe la sorte che toccherebbe all’Ucraina pacificata alla maniera di Conte, Salvini, Tarquinio, Santoro e dei dissennati che abbiamo in casa? Non dicono niente loro l’inquietudine della Moldova, le manifestazioni pro UE in Georgia, le paure dei Paesi Baltici, le preoccupazioni di Finlandia, Svezia e Polonia?

Cosa pensano?

Che se Putin vincesse si limiterebbe all’Ucraina? O non farebbe, piuttosto, come Hitler che non si accontentò dei Sudeti?

Il sogno del criminale di Mosca, dichiarato esplicitamente più volte a partire dal 2007, è la grande Eurasia da Lisbona a Vladivostock. Sembra anche a voi, profeti disarmati, una follia impossibile da realizzare? Appunto, non rendetela possibile con la vostra sazia e incosciente cedevolezza. 

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