L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Nella nostra rubrica di Spazio Donna abbiamo mensilmente un appuntamento importante con Paola Bernardini e le sue ricchissime e documentate schede ri guardo donne scrittrici da conoscere,o da conoscere meglio legate in qualche modo al nostro territorio.
Inoltre arrivano in redazione segnalazioni di scritture espressive di altre donne spesso da paesi molto lontani. In questo caso ci viene incontro Cora Coralina donna che scopre, come potete leggere nella scheda che accludiamo, la possibilità di dedicarsi alla propria scrittura sebbene in età avanzata .
CORA
"Il vero coraggio è andare al di là dei propri sogni anche quando dicono che è impossibile.”
Cora Coralina nasce il 20 agosto 1889 in Brasile, a Goias.
Cora scrive sin da ragazzina, pubblicando i suoi scritti nei giornali locali, lavorando per tutta la vita come pasticcera in un piccolo forno e divenendo madre di sei figli.
Solo dopo la morte del marito, a 75 anni pubblica il suo primo libro "Poemas dos Becos de Goiás e Estórias Mais".
Da vedova, inoltre, si dedica all'agricoltura, gestendo un piccolo appezzamento di terreno, e alla vendita di libri.
Le sue poesie e le opere letteraria si concentrano sulla situazione femminile, sulla povertà di gran parte della popolazione, sulla mitologia dei riti tradizionali e sulle varie culture del Brasile.
Nel 1984 l'Unione Brasiliana degli Scrittori la nomina "personalità letteraria dell'anno".
Cora muore, sempre a Goias, nel 1985, universalmente riconosciuta come una delle più grandi scrittrici brasiliane del xx secolo.
"Non so…Se la vita è corta
O troppo lunga per noi,
Ma so
che nulla di ciò che viviamo
Ha sentimento,
se non tocchiamo
il cuore delle persone.
Molte volte basta essere:
Collo che accoglie,
Braccia che avvolgono,
Parola che conforta,
Silenzio che rispetta,
Allegria che contagia,
Lacrima che scorre,
Sguardo che accarezza,
Desiderio che soddisfa,
Amore che promuove.
E questo
non è cosa d’altro mondo,
É ciò
che dà sentimento alla vita.
É ciò che fa che lei
non sia né corta,
né troppo lunga,
Ma che sia intensa,
Vera, pura…
Fino a quando dura."
Diana