Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Quindi, ricapitolando, le colpe della situazione attuale in Ucraina sono:della CIA perché ha creato a tavolino le proteste Maidan; della Nuland perché durante quelle proteste distribuiva panini e biscotti; dei naziucraini per i bombardamenti nel Donbass; di Macron e Scholz perché non sono riusciti a convincere Zelensky a dichiararsi neutrale, prima dell’invasione; di Boris Johnson perché avrebbe convinto Zelensky a non fare accordi dopo l’invasione; degli USA perché hanno costruito e finanziato biolabs; dell’Europa perché ha imposto sanzioni e non ha saputo prevenire il conflitto;della NATO che abbaiava; di Zelensky che non se ne è andato subito dopo l’invasione (probabilmente perché aveva pippato qualche droga delle sue).
E il bello è che quelli che cercano di rifilarci tutte le leggende alle quali ormai non credono più nemmeno in Russia si credono anche giornalisti. Ma siccome la speranza è l’ultima a morire, attendo il giorno in cui @lucatelese, @marcotravaglio e compagnia cantante riusciranno a scrivere quello che è ovvio anche per un bimbo dell’asilo. Cioè che la colpa di un’invasione è di chi invade.