Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Va avanti così da settimane e non può essere per caso che nei TG, in particolare quelli RAI, la lista Stati Uniti d’Europa non viene mai citata e i suoi candidati di rilievo nazionale, come Renzi e Bonino, nel pastone dedicato alla campagna elettorale non sono quasi mai in voce, quando lo sono gli vengono estrapolate tre secondi di frasi generiche e spesso la lista SUE e i suoi candidati non esistono proprio.
In alcuni casi vengono citati i partiti di provenienza, Italia Viva, + Europa, i Radicali italiani, il Psi, i Libdem, che gli elettori non troveranno sulla scheda se non gli si fa conoscere l’esistenza della Lista che li vede uniti. Un trucco.
Siamo abituati all’ostracismo mediatico, che si interrompeva solo per fare gran clamore sulle inchieste giudiziarie farlocche, ma in campagna elettorale impedire agli elettori di conoscere un’offerta politica è un atto di autoritarismo burocratico contrario ai principi generali della democrazia.
Danno a ciascuno secondo il “peso” degli attuali sondaggi? Sbagliato! Sia perché i sondaggi non certificano alcuno stato di fatto reale e spesso sono ad uso e consumo del committente che investe in questa forma di comunicazione subdola, sia perché un risultato elettorale è tutto da conquistare per tutti e la corsa dovrebbe far partire tutti alla pari. Che ne sappiamo, oggi, sul risultato che si avrebbe, domani, se gli elettori avessero davvero la possibilità di conoscere tutte le proposte in campo?Così si incoraggiano la disaffezione e la pigrizia mentale, scompaiono le scelte europee sulle quali votare e restano i feticci dei cognomi dei leader che trasformano tutto in un sondaggio d’opinione a beneficio del loro narcisismo politico.
Poi si rammaricheranno dell’astensionismo, fregandosi le mani in privato perché chi si astiene gli avrà salvato le terga.Il mondo mediatico, per motivi opposti, ha deciso di trasformare le elezioni europee in un derby tra Meloni e Schlein, con una spolverata di Conte, che fa da spalla a Meloni facendo concorrenza alla segretaria PD. Lega e FI curano le loro nicchie, con licenza di Meloni a Salvini di coprire l’area antieuropeista e a Tajani quella liberale svaporata, incolore e insapore.
Una strategia mediatica tutta a favore della destra, compresa quella di chi è stato scelto da Meloni, tra gli oppositori inutili, come sparring partner più comodo. Dunque, hanno deciso, è meglio nascondere il voto alternativo. Ma che bella coalizione di imbroglioni!