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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Sul finire del giorno
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e il crepuscolo
benefico mediatore
occhieggia alla sera
con lo sguardo
carico d'amore
Gli ultimi .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
RISPARMIO E COMPARISCO?

22/5/2024 - 12:47


RISPARMIO E COMPARISCO?

 

I pacifinti dicono in TV che per fare la pace in Ucraina bisogna non mandare più armi a Kjiv.

Sono anni che inviate armi agli ucraini e la guerra non accenna a finire, aggiungono. In che modo si può risolvere il problema? chiede l’intervistatore. Con la diplomazia, risponde immancabilmente il pacifinta il quale, non potendo non capire che - armi o non armi - la pace tornerebbe all’istante se i russi se ne andassero dall’Ucraina, aggiunge che la diplomazia dovrebbe convincere Putin a sedersi e trattare.

A questo punto il giornalista si trasforma in telecameriere e non fa la domanda più semplice: e lei come lo convincerebbe? Su questo i pacifinti non hanno una risposta credibile e per non urtare la suscettibilità dei Conte, Fratoianni, Santoro e i Quirici di turno, chi intervista sorvola e cambia argomento.

Perché dire che serve la diplomazia e fermarsi lì è come dire a un bambino che si mangia usando le posate, ma senza spiegargli come si usano. Considerando che dai pacifinti non c’è l'analoga richiesta di fermare l’uso delle armi dei russi, se non un generico fermi tutti che - teoricamente - mette sullo stesso piano l’aggressore e l’aggredito, ma favorisce - praticamente - l’aggressore, lo stop alle armi all’Ucraina rende impossibile l’uso della diplomazia, che ha tela da tessere solo se sul campo c’è una situazione di stallo militare.

Senza armi alla resistenza ucraina i russi avanzano e non hanno alcun motivo per convincersi a trattare la pace.

Dunque delle due l’una. O chi dice stop alle armi all’Ucraina mette cinicamente in conto la cancellazione della libertà e dell’indipendenza di una intera nazione europea, e questo lo chiama pace, oppure è d’accordo con la guerra di Putin per motivi ignobili e inconfessabili. Scelgano apertamente dove collocarsi e non cincischino con le parole.In ogni caso la smettano di chiamare a raccolta le intelligenze deboli, di giocare a questo ottuso o ignobile gioco al “Risparmio e comparisco”.

 

PS: nel Caso di Conte il gioco ha una variante. Non c’è “risparmio” e la comparsa la fa a pesantissimo carico economico per la presente generazione e per le prossime due. Dopo avere millantato il credito ottenuto dall’Italia col Recovery Fund, istituito su proposta di Macron e dimensionato in base ad un algoritmo (cosa già risaputa all’epoca e che scrivemmo qui, ma taciuta dai media compiacenti), ora da Bruxelles arriva l’invito all’Italia a chiudere al più presto l’emorragia del debito pubblico generato dalla follia del 110%. Conte indebitò gli italiani senza sapere preventivamente l’entità del debito enorme che generava per favorire meno del 5% delle abitazioni esistenti e i cui benefici, in termini sia di aumento del Pil, sia come rientro fiscale, sono nettamente inferiori alla perdita. L’unica cosa che ci ha lasciato, oltre i 150/200 miliardi a carico della collettività, è l’aumento irreversibile dei costi dei materiali edili. Neanche l’ultimo dei ragionieri neodiplomati di Volturara Appula avrebbe avuto idee simili, altro che PdC.

La millanteria e la dissipazione delle risorse pubbliche fa di Conte il prototipo del politicante ciarliero e incompetente. In un paese normale gli elettori di qualunque idea politica lo farebbero tornare democraticamente nel buio dal quale è venuto. Invece, secondo i sondaggi, ci sarebbe un 15% che si odia al punto di coinvolgere il restante 85% nella propria insensatezza. Se ne conoscete qualcuno ditegli di smettere. Farà bene innanzitutto a se stesso.

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