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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Mosso
CAPIRE LE DIFFERENZE

26/5/2024 - 23:15

CAPIRE LE DIFFERENZE


I morti sono tutti uguali, da morti. Le differenze stanno nei vivi. Israele non sarà mai colpevole come Hamas, perché Hamas vuole cancellare Israele nell’unico modo in cui questo sarebbe possibile, cioè sterminandone l’intero popolo.
Questo obbiettivo lo sostengono loro apertamente, lo hanno scritto nei loro atti, lo predicano, lo insegnano, lo praticano nella maniera più barbara e sanguinaria. Sono appoggiati e sostenuti da stati orribilmente dittatoriali, come l’Iran e la Siria, per citarne solo due, che hanno scritto nella loro Costituzione la pratica del genocidio antiebraico.
Israele da 76 anni è costretto a difendere la propria legittima esistenza dai continui attacchi, un tempo militari, oggi terroristici, che hanno inflitto la pena di morte a migliaia e migliaia di cittadini, compresi quelli palestinesi, che avrebbero solo voluto vivere in pace nei territori loro assegnati dalla comunità internazionale.
Israele non ha mai attaccato per primo un paese confinante, né ha mai deliberato o previsto di estinguere il popolo palestinese che è la prima vittima di Hamas, che se ne fa scudo trascinandolo in un massacro pianificato dai suoi stessi capi.
Hamas è responsabile di un regime criminale nel quale i giovani occidentali che lo appoggiano, se rivendicassero a Gaza, o a Teheran, gli standard di libertà e dei diritti civili ed umani dei quali godono qui, sarebbero impiccati in massa sulla pubblica piazza tra gli applausi, convinti o forzati, dei loro concittadini resi schiavi. Qui possono opporsi senza morire, perché sono protetti dalla democrazia che disprezzano.
Gli alleati di Israele gli chiedono di fermarsi a Rafah e di cessare il fuoco nella striscia. Gli Usa mandano aiuti umanitari ai civili palestinesi, anche costruendo un approdo artificiale per ovviare alla chiusura dei valichi tradizionali e chiedono ad Israele di concordare un piano per l’autogoverno di Gaza, senza Hamas, dopo il suo ritiro dalla striscia. Possono spingere per riaprire i trattati di pace tra Israele e i paesi arabi ragionevoli e antiterroristi, come l’Arabia Saudita, lavorare per la soluzione “due popoli due stati” perché sono paesi democratici.
Perché Israele è un paese democratico in grado di esprimere alternative politiche e militari al governo Netanyahu, come la gran parte del popolo di Israele ormai chiede. Israele non impicca in piazza i suoi oppositori, non uccide donne e manifestanti che chiedono a Netanyahu di andarsene e nuove elezioni.
Non è così per Hamas e per i suoi barbari alleati, a cominciare dal boia Khamenei, che invocano il genocidio e forniscono supporto economico e militare per promuovere il dilagare della violenza e della guerra.
Non capire le differenze è un vero crimine contro la propria intelligenza, che non sarà perseguito come crimine contro l’umanità semplicemente perché è al di fuori di ogni principio di umanità, oltre che politico.





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