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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Voulez vous...(?)

28/5/2024 - 11:46


 
Voulez vous,

voulez vous,

voulez vous danser
avec moi

questa musica

ha il ritmo

che piace a te

che vuol dire
ti va di

ballar con me

mani su

mani giù

mani dove vuoi

questa musica

è il ballo

che piace a noi

anche tu

proprio tu

che non balli mai

anche tu

salta su

balla insieme a noi

questa musica

è un'isola

in mezzo al mare

basta chiudere

gli occhi

e verrà da te.


Così cantavano i Ricchi e poveri quarant’anni fa ed io adatterei il titolo a: “Voulez vous manger avec moi”, ma sarei tacciato da schifoso.

 

Vabbè, le mangio da “muà”!

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30/5/2024 - 14:54

AUTORE:
Duilio

Non ci trovo nulla di male nel consumare le chiocciole d terra, del resto quelle di mare sono cotte e mangiate senza troppi scrupoli da sempre...
Sono gustose, nutrienti e mi pare anche non nocive al colesterolo, per giunta gratuite e a chilometro zero...

30/5/2024 - 14:26

AUTORE:
ki u bi (alla cinese)

in Cina quest'anno fanno festa al "drago" come simbolo propiziatorio e invece da noi siamo dentro a quello della "chiocciola" che reca danni enormi alla verdura dei nostri piccoli orti o giardini.
Non si era mai visto un così alto numero di questi animaletti.
Minimo minimo allora il: "te mangiare a me e io mangiare a te".

29/5/2024 - 12:52

AUTORE:
Nativo Baldinacca

Siamo stati anni a magnificare la dieta mediterranea e poi per forza maggiore siamo anche ricorsi all'autarchia nel ventennio fascista per le sanzioni imposte dal mondo libero.
Il surrogato di caffè della Vecchina e le forti sigarette fatte con il capo d'aglio era uno svicolare e purtroppo per noi che negli anni 70/80 con le acque dell'Ozzeri e gli scarti delle cartiere riversate nSerchio non c'è più verso di mangiare le bimbine dell'angiulle (cee)e le stesse anguille che da ragazzeto nzuppavo anche nel caffèllatte, c'erano a quintalate e in marzo un frittino di cannaiole prese sotto il setino eran meglio degli zucchini lessi, sosteneva mì pà😉.
La carne solo la domenica e per assurdo proprio il giorno del riposo (riposo? il bestiame era umanizzato, mangiava tre volte al giorno anche nei festivi e cacava/pisciava ad esposizione).

I piccioni più belli li comprava Rico, gli scaarnighi si friggevano noi, ll'ova le comprava la Virgigna e la pelle del conigliolo domenicale si dava alla Buggera per gheci lire x due gelati da cinque (da quindici per il compleanno).
Del maiale non si buttava via niente; anche se lo zampuccio e la carne sotto sale nel bigongio la mì zì Isolina ci faceva la minestra e poi quel triciagliolo lesso era per secondo e spesso; dato che il Moro del Tabucchi era a desinà con la tenda antimosche tirata, vedevo se non c'era vento che la spostava e via a freganni le cilige e più tardi e fii per riempir la pancia di varcosellina.
La fame leva il lupo dal bosco, nteso🙋‍♂️
Merli e passerotti eran proteine di carne che fagioli e patate/patate e fagioli non possedevano; ammenochè il cugino Renzo detto Pallenere, non ritornasse da 'ampi di colmata con la lepre in catana ed allora anche fra settimana era ciccia; enomacchè🤗.
Nessun di noartri si sarebbe sognato negli anni /50 di dire: povera lepre morta corun cazzotto fra capo e collo...
Nateduncane mangiavano tutta la buccia ntorno ai piantoni che sorreggevano le filate (filari dell'uva) e poi cascava nniosa.
Gli storni che nel /66 mangiarono l'intera vigna di sangiovese e di loro non c'era verso di chiappanne uno brutti rospi.
Dare e avere😉
E cosi le lumache che mi han divorato metà peperoni, metà insalata trapiantata ed altro ancora; ed io a brancatine le lumachine le stacco dal muro a da 'arciofi e ci governo le galline🤷‍♀️.

29/5/2024 - 10:56

AUTORE:
Rufus

Povere chiocciole!
Oltre a te che ne fai pietanza
anche le lucciole le succhiano
ricercandole a debita distanza.
So che ci sono bio allevamenti
gestiti da donne intraprendenti
Se il nostro futuro si fa duro
Alimentato da farine d'insetti
Sarà bene cominciare a pezzetti
A tratti, imboccando una via
Che porti sollievo agli animali
Fin qui vituperati stragiati
Senza alcuna pietà
anzi ipocrtitamente
Consumati perche'acquistati
Spezzettati e Confezionati
Ci illudiamo di non essere sanguinari
Soltanto perche' il lavoro sporco
Lo deleghiamo ai poveracci
Che pur di lavorare per sopravvivere
Si prestano a fare i boia nei mattatoi e nei macelli
Non pretendiamo di essere belli
Siamo pigri e dipendenti
Dal benessere...e mai contenti!

28/5/2024 - 18:29

AUTORE:
Dulcinea

No No No merci
Je n'en veux pas
Les escargots...
Io no, ma la mia Rughetta si,
ne è ghiottissima.
Appena il sole
Cominicia a riscaldare
La tartaruga viene a cercare
Annusa assaggia
E inizia a morseggiare
Quello che le narici
Le consigliano di fare
Solo allora vado a cacciare
Le chiocciole
Che si sono rifugiate
Sotto il bordo dei vasi
Da fiori, quelli grandi,
Le afferro e barbaranente
gliele schiaccio vicino
Immediatamente lascia
La frutta e il pomodorino
E sbrana letteralmente
La carne.
Con fatica stacca
boccone dopo boccone
Raccogliendo religiosamente
Tutta quanta la polpa.
Scarta accuratamente
I frammenti dei gusci
E si rintana al fresco
Dell'ombra delle ortensie
Dopo ogni scorpacciata
Lei si sente appagata
Io però mi sento
Un'assassina spietata.