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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Di Enrico Mentana, giornalista
Le regole della guerra in Ucraina

2/6/2024 - 14:54


Quindi secondo le forze politiche italiane - di maggioranza e di opposizione - le regole della guerra in Ucraina sono queste: l'invasore può colpire dove vuole, con armi russe, ma anche cinesi o nordcoreane.

Chi si difende invece può usare le armi italiane solo colpendo gli avversari nel suo stesso territorio, senza sconfinare in Russia, con la bizzarra tesi che la nostra Costituzione lo imporrebbe.

Quindi se per assurdo un paese vicino ci invadesse, noi potremmo usare le nostre armi solo per colpire nel nostro stesso territorio, come i nostri aggressori.

Ma 25 anni fa, quando decollarono dalle basi italiane i caccia che bombardarono Belgrado, si spiegò che l'imperativo umanitario di salvare la popolazione del Kossovo superava ogni vincolo. Quel galantuomo del capo dello stato (che allora era vicepresidente del consiglio) credo la pensi ancora così.

Solo lui?

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