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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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La carica dei 101!

5/6/2024 - 11:24



Non è un film, non sono dalmata ma “cuccioli” senza dubbio e che vivacità!
Ieri mattina ho avuto l’immenso piacere di accompagnare le classi 1-2-3- sezioni A e B della scuola primaria Vasco Morroni di Ghezzano, accompagnati dalle loro maestre. Lo scopo era quello di far conoscere il nostro territorio partendo, per assurdo, dalla fine del nostro fiume e cioè da Bocca di Serchio. Doveva essere una giornata simile alle altre nell’orario, ma completamente diversa nello svolgimento, niente lavagna, banchi e sedie, ma spiaggia fiume mare fiori animali onde profumi e…luce, tanta luce e una sconvolgente sorpresa finale!
I genitori hanno dovuto fare un poco più di strada perché la “scuola” si era trasferita a Marina di Vecchiano, con l’ingresso al parcheggio di Case di Marina.
Tutti in fila ordinata fino alla riva di un fiume che ha fatto credere e dire a un piccolo che eravamo arrivati all’Arno, subito corretto da molti altri, e una sosta per parlare del Serchio e del parco che si vedeva dall’altra riva. Poi un po’ di storia idraulica con le cateratte del Fosso dei poderi e la sua “minibocca”, una foto ricordo sulla barca che saluta coloro che usano quella strada per andare al mare, muraglione e finalmente il mare. Era già l’ora della merenda!

Una sorpresa ce l’ha fatta l’assessora all’ambiente del comune di Vecchiano, Mina Canarini, che salutava la scuola sangiulianese dicendo una cosa straordinariamente vera (purtroppo): “Siete in una zona meravigliosa, in un ambiente ospitale ma nello stesso tempo siete in un museo: quello della sporcizia! Guardatevi intorno e vedrete di tutto, tutto quello che la gente getta via, siano scatolette di esche dei pescatori, scarpe vecchie, bottiglie e via dicendo. Fate tesoro di questo luogo e tenetelo pulito. Buona giornata”.

I bambini erano già preparati ed hanno mostrato i sacchetti pronti ad essere riempiti. Era un correre di qua e di là, non avevo mai visto una partecipazione simile in altri gruppi e che si è fermata un attimo quando hanno visto tirare fuori dall’acqua una bella orata presa da un pescatore. Meno male che era un nonno anche lui! Non si è né meravigliato né scomposto, subendo l’assalto dei curiosi. Poi il gruppo è ripartito per ammirare la fioritura del simbolo della nostra marina: l’elicriso, affiancato dalla yucca e poi le folaghe del laghetto costiero e di nuovo sulla spiaggia per la finale.
Una cosa che ha lasciato tutti a bocca aperta e che ha chiuso con i botti una mattinata da sogno.

Una maestra della scuola ha organizzati due gruppi che avrebbero dovuto cercare un “possibile” nido/covo di tartaruga. Occhi aperti e sguardi in giù fino a trovare uno strano monticello che i bambini sono incitati a scalzare delicatamente. Uno alla volta, bimbi e bimbe, hanno rimosso la sabbia fino ad arrivare a scoprire palline bianche che hanno strabiliati i ricercatori.
Avrete capito tutti che la cosa era programmata, ma il destino è birichino: abbiamo trovato lì vicino un uovo rotto (non era una pallina da pingpong come le altre) abbastanza fresco, con il tuorlo intatto!
Stiamo pensando ancora oggi di chi fosse!
 

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6/6/2024 - 21:13

AUTORE:
Noemi

Questa è una bella esperienza, di sicuro ad ogni bambino resterà impressa nella memoria qualche immagine legata all'emotività e alla sensibilità personale, e spero tanto che possano e vogliano accompagnare i loro familiari a vedere questo luogo del parco così tanto suggestivo.
Mi auguro anche che possano trarre insegnamento da ciò che non si deve assolutamente fare: specialmente abbandonare i rifiuti.