Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Tutto quello che è sotto la riga rossa è sparito, ora sta riformandosi una linguina che si protende sulla bocchina, anzi boccona, che di barche, se non crescerà, ne potrà accettarne una diecina che dovranno fare una giratina via mare per andare a prendere il sole oppure scavalcare la duna rimasta dato che è vietato e pericoloso andare tutti in barca e attraccare in San Rossore.
Torniamo alle domande della lettrice Luna:
“chi ce l’ha messo e a che cosa serve?”
Penso che sia giusta la mia teoria dato che la baracca che si vede in alto nella prima foto è nel posto dove oggi c’è il tubo.
“quanto è piantato profondo?”
Un bel po’ perché non accenna a spostarsi di un millimetro e per l’ultima domanda: ingrandisci la foto e vedrai che c’è un bel tappo a vite.
Anche se si riuscisse ad “estirparlo” il dubbio rimarrebbe e il fascino di Bocca di Serchio si ingrandirebbe perché le curiosità fanno aumentare la notorietà, ma questo a noi non serve, stiamo bene con i nostri “misteri”!