none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

Bonaccini ha dato le dimissioni da presidente della .....
. . . c'è più religione ( si esce un'ora prima). .....
. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Maria Amadesi, opinionista
none_a
di Danilo Di Matteo
none_a
di Claudia Fusani
none_a
Intervista di Giorgio Santelli al costituzionalista Stefano CEccanti
none_a
Di Umberto Mosso
none_a
Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
none_a
Incontrati per caso
di Valdo Mori
none_a
APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
none_a
A cura di Erminio Fonzo
none_a
Tirrenia
none_a
12 13 14 LUGLIO E ANCORA 19,20,21 MUSICA DAL VIVO
none_a
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Intervista di Giorgio Santelli al costituzionalista Stefano CEccanti
Il voto in Francia

8/7/2024 - 13:21

Il voto in Francia

Assemblea Nazionale senza maggioranza, ipotesi governo tecnico senza fiducia né sfiducia
Oggi Attal si dimette. Macron cercherà un nuovo premier per un governo a cui, a differenza che in Italia, non servirà la fiducia del Parlamento. Scenari a confronto con il costituzionalista Stefano Ceccanti

  Il secondo turno delle elezioni francesi, non senza sorprese, elegge la Francia come Paese più instabile dell'Unione europea. 
Allo stato attuale non c'è una maggioranza. Jean-Luc Mélenchon, leader della sinistra e vincitore del ballottaggio, si propone alla guida del governo: ma sa già che non sarà possibile, visto che il blocco centrista che fa riferimento a Macron ha più volte escluso alleanze di governo con le sinistre - nonostante gli accordi elettorali di desistenza, collegio per collegio, per fermare l'avanzata dell'estrema destra. 
Il primo ministro Gabriel Attal salirà oggi a rassegnare le dimissioni e al presidente Emmanuel Macron spetterà il compito di nominare un nuovo premier. Chi e come?

Gli scenari possibili
C'è chi pensa ora a una separazione delle diverse anime della sinistra che hanno dato vita al Nuovo Fronte Popolare. Il programma comune con cui si sono presentati, molto di sinistra, sembra di difficile applicazione per una maggioranza che non potrebbe fare a meno degli eletti di Ensemble, il blocco di centro. 
All'interno dello schieramento di sinistra, la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon è testa a testa con i socialisti di Raphael Glucksmann e Olivier Faure. I socialisti quasi raddoppiano i deputati rispetto all'Assemblea Nazionale uscente, con una stima fra i 63 e i 69 seggi (ne avevano 31). La France Insoumise viene accreditata di 68-74 deputati contro i 75 nell'ultima legislatura. A loro si aggiungono i Verdi con una trentina di seggi e i Comunisti con 12. 
Proprio Raphaël Glucksmann dopo i primi risultati ha detto che "Siamo in un'Assemblea divisa e dovremo comportarci da adulti. Dovremo accettare che l'Assemblea nazionale diventi il cuore del potere". 

Un possibile “governo tecnico” a trazione progressista - sostenuto da chi?
La soluzione che allo stato appare più probabile è quella di un governo tecnico affidato a una personalità progressista di spessore, capace di conservare la maggioranza del Fronte Popolare ma tenendo insieme il movimento centrista Ensemble di Macron. Qualsiasi governo tecnico dovrà comunque avere il sostegno di un'area di centrosinistra- Secondo il Costituzionalista Stefano Ceccanti, la parte più radicale del Fronte Popolare, cioè quella guidata da Jean-Luc Mélenchon più i comunisti, potrebbe mettersi all''opposizione.
Altre vie non sono praticabili. Non lo è un ulteriore scioglimento dell'Assemblea Nazionale, che la Costituzione non permette. L'assetto dell'emiciclo dovrà restare tale almeno per un anno, prima di poter richiamare la Francia alle urne. Ma di fronte a una situazione così complessa è proprio la Costituzione che potrebbe facilitare la nascita di un governo: perché, a differenza di quanto avviene in Italia, l'esecutivo non dovrà chiedere la fiducia parlamentare.
“Dopo l'elezione del presidente dell'Assemblea Nazionale, che sarà un primo test importante per gli accordi all'interno di un'assemblea senza maggioranze, il presidente della Repubblica nominerà un nuovo primo ministro. Il governo - ci dice sempre Stefano Ceccanti - entrerà in funzione subito, senza bisogno di chiedere la fiducia iniziale. In Francia, infatti, spetta ai gruppi di opposizione dimostrare la mancanza di fiducia, presentando una mozione che però dovrebbe avere la maggioranza assoluta dei componenti. Quindi: è vero che non è facile tracciare i confini della nuova maggioranza e il profilo del nuovo primo ministro, ma la nascita di un nuovo esecutivo appare meno gravosa di quanto si possa pensare. E Macron proseguirà il suo mandato fino alla conclusione, nel 2027, come ha più volte ribadito”. 
Ancora l'analisi di Ceccanti:
Quale futuro per le Pen e Bardella?
“Loro ora sono, come dire, sotto botta - anche se hanno già detto che la vittoria è solo rimandata e lavoreranno per le presidenziali”.
La Francia, nel contesto europeo, rischia di essere un paese instabile. Questo significa che l'asse franco-tedesco si indebolisce?
“A mio avviso meno del previsto. Comunque andranno le cose ci sarà in ogni caso un governo amico di Macron e questo fa sì che la Francia possa conservare un ruolo centrale in Europa”.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri