Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il secondo round
Adesso si apre il secondo round che punta all’isolamento del populismo rosso, islamista e antisemita di Jean-Luc Mélenchon, lassista sui conti pubblici, antiamericano e ostile alla difesa dell’Europa dall’aggressione russa. Un pericolo altrettanto grave per la tenuta della Francia e di tutta l’Ue. Ancora una volta i commentatori italiani non colgono il punto: quelli di destra accusano Macron di aver provocato il caos e di aver riabilitato la France Insoumise; quelli di sinistra gioiscono troppo, sognando che il Fronte Popolare abbia chance di governo in Francia e possa diventare perfino un modello per l’Italia. Nulla di tutto ciò è fondato. Il primo a tirarsi fuori dall’opzione di governo è proprio Mélenchon, annunciando che il suo movimento potrebbe stare in un governo solo a condizione di applicare interamente il proprio programma.
Ma la cosa più importante è che sono proprio i potenziali alleati – anche quelli di sinistra – che non hanno alcuna voglia di fare accordi con il leader populista. Subito dopo il ballottaggio Raphaël Glucksmann – fondatore e leader di Place publique, partito della rinascita socialdemocratica – è stato chiaro. “Siamo in testa, ma in un’Assemblea divisa e quindi dovremo comportarci da adulti. Dovremo parlare, dovremo discutere, dovremo dialogare”, ha detto il leader neosocialista. Poi ha aggiunto: “Il cuore del potere è stato trasferito all’Assemblea ed è necessario e fondamentale un cambiamento della cultura politica”.
Gabriel Attal, primo ministro ancora in carica e guida di Ensemble, aveva chiarito l’obiettivo in campagna elettorale: una “Assemblée plurielle”, decisiva per sviluppare negoziati tra le forze riformiste e moderate ed escludere quelle estremiste e populiste. Non a caso, la settimana scorsa il ruolo di Attal è stato determinante per la definizione delle desistenze. In questi giorni, pertanto, bisognerà seguire bene le mosse dei due “adulti” nella stanza: Attal e Glucksmann. Sono loro i potenziali protagonisti di un accordo di governo. Sono loro i potenziali candidati in pole position per le elezioni presidenziali del 2027, con buone chance di ribattere Le Pen. Macron ha già comunicato di voler prendere tempo per valutare i nuovi assetti parlamentari. Mentre i vari gruppi si prendono le misure, cominciano le trattative per far nascere un inedito governo di coalizione di centrosinistra.