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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
Alma Pisarum Choir

15/7/2024 - 19:54

Sabato 13 Giugno, presso la Domus Mazziniana di Pisa, ha avuto luogo In cammino verso il futuro - Edizione 2024, evento organizzato da Alma Pisarum APS - per questo anno - con la preziosa partecipazione del CESVOT nell’ambito delle iniziative promozionali a carattere locale: si tratta, come già lo scorso anno in Leopolda, di un momento di incontro tra l’ente ed il territorio, in una sorta di «ricevimento in casa» in cui l’associazione racconta sé stessa ai suoi ospiti e chiede loro di raccontarsi.
Il tema della giornata era il valore sociale della cultura, riferimento centrale e irrinunciabile per tutti gli Enti del Terzo Settore di natura culturale e/o performativo-generativa, ovvero la ricerca di un equilibrio accettabile fra le istanze sociali di un’associazione e quelle estetiche dell’arte - non di rado in relazione conflittuale fra loro -, quale faro nella costruzione di un efficace modello di welfare culturale.
A fare gli onori di casa per il CESVOT la sua coordinatrice per la Delegazione di Pisa, la Sig.ra Lorella Zanini Ciambotti, e per Alma Pisarum APS il presidente Alessio Niccolai, musicista-compositore, autore, copywriter e musicologo, nonché direttore musicale di Alma Pisarum Choir, l’ensemble vocale di casa che ha salutato e intrattenuto i presenti cantando a 4 voci estratti del proprio repertorio, in particolare Hymne di Vangelis e Geordie nello stile del compianto Faber.
Il musicista pisano creatore dell’Hymnus in Pisas per orchestra sinfonica, coro polifonico, coro di voci bianche a due parti e tenore, soprano e fiddle solisti, di Un eroe riservato dedicato allo psichiatra Guglielmo Lippi Francesconi, direttore della clinica di Maggiano (LU) dal 1936 al 1944, anno della fucilazione da parte delle SS, nonché autore del romanzo fantasy Le piogge del Cònelant, ha raccontato come - attraverso percorsi come il Social Choir e la Laica Schola Cantorum - Alma Pisarum Choir abbia iniziato a coltivare a proprio modo il valore sociale della cultura, ispirandosi liberamente a El Sistema del M° José Antonio Abreu in un progetto altamente accessibile, capace di declinare efficacemente un buon welfare culturale, di ridisegnare - attraverso la performatività collettiva - il rapporto con il palcoscenico di chiunque - prima di avvicinarsi al coro - aveva sempre ragionato da «pubblico» e di saldare fra di loro e divulgare tutte le caratteristiche istanze musicologiche, siano esse di natura artistico-musicale, che antropologiche, storiche e sociologiche.
Momento di grande intensità quando il controtenore e tenore Alessandro Carmignani ed il soprano Jennyfer Schittino - ospiti dell’evento - hanno eseguito rispettivamente Ombra mai fu io, aria d’apertura dell'opera Serse (HWV 40) del 1738 - sulle note del celeberrimo Largo -, e Lascia ch’io pianga - aria per soprano utilizzata nelle opere Almira (HWV 1) del 1705, Il trionfo del tempo e del disinganno (HWV 46a) del 1707 e Rinaldo (HWV 7) del 1711 - entrambe di Georg Friedrich Hӓndel.


Si sono quindi susseguiti poi i sonetti e le ottave in «lingua locale» di Giacomo Ranieri Barsanti - accompagnato dall’impeccabile Giorgia Puntoni - del Gruppo Urtura Toscana, e le letture dell’infaticabile Daniela Bertini, presidente dell’Associazione Culturale “Il Gabbiano”, valore aggiunto e portatrice di un orizzonte di senso drammaturgico-musicale nel format Incorni di Voci di Alma Pisarum Choir - appena [ri]messo in scena a Cascina la domenica precedente - come persona e attrice, ed esempio di collaborazione serrata a livello associativo.
Un altro momento struggente è stato rappresentato dalla lettura - proprio da parte della Bertini e a sorpresa per il suo autore -, del raccontino Casina stamani m’ha voluto parla’ di Massimo Cerri, in arte Meghe - autore vecchianese - sulle note del Coro a bocca chiusa tratto dal Secondo Atto di Madama Butterfly di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica; la prosopopea in un vernacolo pisano-vecchianese moderato, antropomorfizza la Casina, edificio posto su uno dei numerosi isolotti nell’ambiente della Gusciona sul Lago di Massaciuccoli, frequentato dal compositore torrelaghese: secondo la progettazione sociale di Alma Pisarum APS l’insieme dei racconti del Cerri - debitamente raccolti da Alessio Niccolai - dovrebbero diventare un prodotto editoriale.
Si sono poi susseguiti gli interventi di tutte le realtà presenti: prima fra tutte quella della Cecchini Cuore, che - dopo il grande ed ormai consolidato lavoro di installazione di defibrillatori e divulgazione del loro scopo - ha presentato il suo nuovo progetto, l’officina del cuore, primo laboratorio cardiologico totalmente a offerta per le persone indigenti una volta a settimana; a nobilitare la presenza del dott. Maurizio Cecchini un sonetto dedicatogli dal Barsanti.
Poi è intervenuto Gianni Conzadori vice-presidente degli Amici di Pisa e presidente del Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti, sottolineando l’importanza ed il ruolo dello scalo di San Giusto nell’economia cittadina e la necessità di difenderlo con le unghie e con i denti e manifestando la disponibilità di collaborare con tutte le realtà presenti.
A questo punto i padroni di casa hanno offerto un ricco buffet - preparato dal Panificio Pardi di Filettole di Vecchiano (PI) - a tutti i presenti, quale momento conviviale e di scambio con i soci dell’ente.
Alla ripresa dalla pausa, l’Alma Pisarum Choir ha eseguito Le louvre, cantato dalla solista di Silvia Palermo e tuffo nei mitici anni ’80 memori della voce di Diana Est e della creatività musicale di Enrico Ruggeri e Stefano Previsti, quindi Apache di Sonny James e Jerry Lordan - nello stile di The Shadows -, in memoria di Luciano Niccolai, fondatore del celebre gruppo pisano Seminole degli anni ’60 e padre di Alessio Niccolai, autore di entrambe le trascrizioni per coro.


A questo punto hanno preso la parola - tra un sonetto o un passo teatrale e l’altro - tutte le realtà presenti: l’Associazione Italiana Afasici - Pisa, l’Associazione Afasici Toscana, l’ALAP - Associazione Lucchese Arte e Psicologia, la Compagnia di Calci, la Società Operaia di Cascina, l’ALIPES, il Circolo ARCI Primavera, l’Associazione Teatro Spettacolo di Vecchiano nonché il battitore libero - in realtà rappresentante di diverse organizzazione - Marco Masoni, divulgatore e ricercatore musicale e la psicologa Maria Grazia Sbragia; non hanno preso la parola i rappresentanti della FIVA - ConfCommercio di Pisa, ma lo ha fatto efficacemente per conto loro la Palermo di cui erano accompagnatori!
Il ringraziamento a queste realtà, a tutti gli altri presenti “individuali”, a CESVOT, alla Domus Mazziniana, all’impareggiabile Simone Kovatz, supervisore (e spesso collaboratore attivo) per suo conto da parte dell’ente; e naturalmente, a tutti i membri di Alma Pisarum Choir e Soci non cantori di Alma Pisarum APS che - con il progetto Play - sta iniziando anche un percorso nelle aree delle arti figurative e del gioco di ruolo, nella promozione artistica e nell’organizzazione eventi artistici: a rivedersi all’edizione 2025.

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