Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Dopo una serena riflessione personale mi sento pronto a condividere le mie riflessioni politiche.
PREMESSO
In politica non vi sono amici e nemici, ma alleati utili o necessari.
Le alleanze e le rivalità sono sempre contingenti e transitorie e ribaltabili in contesti differenti.
Sempre in politica tra alleati si può avere molti obbiettivi divergenti, ma alcune finalità su cui è logico, conveniente, necessario far convergere le forze e gli sforzi… in tal caso si evitano di mettere in agenda politica le divergenze, oppure se è inevitabile, ogni “contingente alleato” farà legittimamente la propria strada divergente per quell’aspetto in particolare.
Le Teste di Quiz sono coloro che fanno polemiche di tipo:
1. il carattere personale e le ambizioni (come se non siano questi il motore del successo dei propri obbiettivi e personale);
2. mai con chi mi ha trattato male (come se isolandosi si potesse contare qualcosa nel far accadere, anche parzialmente, ciò che ci si prefigge);
3. volete cose assurde in quanto irrealizzabili (come se quello che si è realizzato quando tutti dicevano impossibile non fosse solo non capibile dalle Teste di Quiz)
QUINDI
In Italia Viva, Renzi:
1. Viene nominato presidente con il mandato di creare un terzo polo (non vi riesce – sapendo di chi è la responsabilità);
2. Tenta il progetto stati Uniti d’Europa (non vi riesce– sapendo di chi è la responsabilità):
3. Propone la scelta fra due approcci in un’assemblea;
4. Legittimamente ne sponsorizza e ne motiva uno.
Marattin legittimamente:
1. Si candida e propone di proseguire il mandato di creare una rappresentanza liberale e non subire il bipopulismo;
2. Tenta di trovare convergenze fra i militanti e politici di Italia Viva, Azione ed altri mettendo come partecipazione secondaria le attuali leadership divisive;
3. Ritiene più utile realizzare un partito in cui valgano le idee ed il loro confronto che le personalità.
Personalmente ritengo:
1. Ha ragione Renzi sul fatto che attualmente non vi siano le condizioni per una formazione unitaria che non sia DX /SX;
2. Ha ragione Renzi sul fatto che, se non s’inizia a lavorare da subito per affermare nelle istituzioni politici che non siano delle forze di DX, si rischia che il prossimo Presidente della Repubblica lo eleggano spregiudicatamente loro;
3. Ha ragione Marattin sul fatto che occorra non abbandonare il progetto di un polo terzo e di un partito in cui ci si riconosca per le idee e non per tifoseria;
4. Ha ragione Marattin sulla mancanza di organizzazione e forma efficace di democrazia interna che venga riconosciuta;
5. Ragiono io sul fatto che, essere realisti nella contingenza ci permette di mettere nelle istituzioni più rappresentanti della nostra area culturale, questo senza demordere su temi come il non aumentare le tasse, gli Stati Uniti d’Europa, il jobs act, un ecologismo sostenibile con la produttività,… (in questi casi l’alleanza pone paletti di collaborazione) …di certo vi sono più sintonie culturali con la SX che con la DX.
Sarebbe utile smettere di vedere nemici in casa o fuori di essa e lavorare per una sintesi possibile.
Ovvero nella contingenza alleanza contrattata con la SX/5S/SXSX insieme ai cespugli liberali e riformisti attuali, definendo un percorso che porti ad una struttura di partito con una democrazia interna più robusta di quella di un cartello elettorale o di mere tifoserie interne.
Rispetto alla struttura di partito con una più robusta democrazia interna, ci sto lavorando e sono a buon punto.
Antonio Campo