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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Di Edoardo Fanucci
I riformisti. Il tempo delle scelte

23/7/2024 - 22:05


I RIFORMISTI. IL TEMPO DELLE SCELTE. 

Prendere atto della realtà non può essere un punto di arrivo, ma certamente deve rappresentare un punto di partenza a cui guardare con serietà e senza ipocrisie.

 di Edoardo Fanucci | 22 Luglio 2024


Matteo Renzi, come sempre, ha anticipato tutto e tutti, non limitandosi a guardare al domani, per guidare il processo, non subirlo. Sarò al suo fianco, anche questa volta. Con lealtà e fiducia. 
Carisma e leadership non si conquistano con titoli e ruoli, sono doti innate che ti rendono ciò sei, anche agli occhi degli altri. 
Prendere atto della realtà non può essere un punto di arrivo, ma certamente deve rappresentare un punto di partenza a cui guardare con serietà e senza ipocrisie. Le condizioni per ricostruire un terzo polo radicato, con una forte identità, al momento, non ci sono. 
L’unico vero contesto, proporzionale, che ne avrebbe consentito la conferma nel nostro panorama politico? Le elezioni europee. Sappiamo bene come è andata a finire. 
Un’occasione persa, non c’è dubbio. 
Inutile ricercare le colpe e le responsabilità. Più importante guardare alle ragioni del presente e del futuro, non quelle del passato. 
In un contesto dove il bipolarismo è più forte e torna protagonista indiscusso della scena politica stare in panchina non è un’opzione. 
In tutte le prossime elezioni ci sarà bisogno dei riformisti, di chi sarà pronto a far valere le ragioni del merito, di moderne e importanti infrastrutture, della riduzione della pressione fiscale, soprattutto per le famiglie e per le piccole e medie imprese. 
Ci sarà bisogno di noi. 
Per scendere in campo, servono le giuste condizioni per farlo. Preparazione e visione, ma anche e soprattutto una squadra in cui riconoscersi. Pari dignità e rispetto dei ruoli, condivisione delle scelte, ma anche contendibilità delle posizioni e credibilità di chi guida, pro tempore, il cammino. 
Nel centro sinistra, finalmente, sembrano venir meno veti e imposizioni. Una novità importante, che merita attenzione. 
Le elezioni politiche potrebbero arrivare ben prima della scadenza naturale della Legislatura. Il nostro impegno, così come la nostra collocazione, saranno decisivi. 
Questo a condizione che la nostra posizione sia chiara, costruita nel tempo, sostenibile e garantita da una classe dirigente che sappia dimostrarsi tale. Autorevole sempre, autoreferenziale mai. Capace di costruire consenso intorno a idee e progetti, non di dividersi su inutili e sterili personalismi.
La Toscana merita una considerazione in più. Eugenio Giani governa bene, con il nostro leale e decisivo appoggio, una Regione tra le più belle, ma al tempo stesso più difficili, da amministrare e guidare. 
Il suo ruolo, frutto di un impegno generoso e di una presenza capillare su tutto il territorio, non è per me mai stato in discussione. La sua figura, come la sua presenza alla guida della nostra Regione, è un punto di partenza per qualsiasi discussione che si voglia aprire sui futuri scenari politici. Con o senza primarie. Con o senza l’appoggio di chi oggi non lo sostiene. 
Prima di guardare altrove, non possiamo evitare di pensare a noi. 
Esistono esperienze civiche e amministrative che guardano a noi con vivo interesse, al tempo stesso non dovranno esserci preclusioni verso partiti che hanno già dimostrato di poter percorrere, insieme a noi, un pezzo della nostra strada. In buona sostanza i contenuti saranno più importanti dei contenitori. 
Ecco perché, per incidere, ancora di più e meglio, sul futuro della Toscana del domani, dovremo rimetterci, ancora una volta, in gioco. Da protagonisti. Senza paura. Lo dico senza mezzi termini: puntare ai giovani sarà un dovere irrinunciabile. Un’unica via: scegliere i più bravi, i più intraprendenti e preparati, con un occhio di riguardo a chi si è formato nelle scuole di formazione di Matteo Renzi e ha dedicato impegno, energie e tempo, al servizio delle istituzioni e del partito. Alle amministrative, magari impegnandosi nel proprio Comune, ma anche in altri contesti associativi, universitari e/o istituzionali. Questi splendidi ragazzi hanno solo bisogno di un’opportunità per dimostrare il loro valore, non è più tempo di lasciarli in panchina. Per come la vedo io dovranno rappresentare il cambiamento giocando in attacco, da titolari indiscussi, la partita delle prossime regionali.  Non si può che partire da qui. La Toscana del domani, si costruisce oggi. 

Pubblicato in : Politica


Info Edoardo Fanucci

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Interazioni del lettore

Commenti


Pierluigi Baschieri
23 Luglio 2024 alle 00:23

Troppo dura da digerire questa svolta. Non bastano due calci a un pallone ed un ‘intervista al Corriere. Non è serio e rispettoso verso gli iscritti

Rispondi


Miriano Aringhieri
23 Luglio 2024 alle 01:40

In questi giorni stanno girando sui social due messaggi, da parte di Jacopo Esposito e Francesca Vivenzi, due giovani usciti dalla scuola di formazione politica di Matteo Renzi, “Meritare”. Sono loro, ma soprattutto la loro generazione, che non dobbiamo deludere e dobbiamo sostenere, quello che chiedono, aldilà del merito delle opzioni in campo, e’ la possibilità di poter contare e decidere, loro contestano soprattutto il metodo, tutti i torti non l’hanno, in quest’ultimo mesi ne hanno sentite tante e molto diverse tra loro, invece dobbiamo dargli dei riferimenti solidi e coerenti. Alla fine, dopo un processo chiaro trasparente e partecipato, il risultato sarà che la larghissima parte di noi, compreso i più giovani, la penseremo allo stesso modo e l’obiettivo sarà lo stesso per tutti, forse il percorso per arrivare all’obiettivo potrà essere diverso. A questo punto è chiaro che non ci sarà un congresso, per cui sarebbe opportuno, da qui a settembre, prima dell’assemblea nazionale, organizzare delle assemblee a livello territoriale, almeno a livello provinciale, per fare in modo che ogni iscritto abbia la possibilità di esprimersi sulle opzioni in campo. Questo periodo dovrebbe servire anche a far calmare le tifoserie delle varie opzioni e raffreddare l’eccitazione di molti.

Rispondi


Sabrina Tonti
23 Luglio 2024 alle 06:48

Come sempre condivido la tua linea nella quale mi ritrovo come visione del nostro futuro. Nelle tue parole sento la forza dell’essere riformisti pronti a dare un reale contributo per la rinascita delle nostre realtà locali con un occhio particolare alle piccole d medie aziende. Avanti così.

Rispondi


Mirco Possenti
23 Luglio 2024 alle 08:59

Da parte della Schlein è caduto il veto,bene Rimangono i grillini e AVS i quali si sono già espressi e,poi,un conto sono le amministrative,un altro le politiche.come costruire una larga coalizione fortemente riformista insieme a formazioni fortemente populiste la vedo estremamente difficile Del resto abbiamo già visto cosa è accaduto nel passato con Ulivo ed Unione di Prodi

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Luciano Luciani
23 Luglio 2024 alle 09:26

Sempre con Renzi Edoardo, sempre con Renzi

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