Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Anche se il caso si è velocemente sgonfiato, vista l'incostintenza delle proteste e delle valutazioni negative espresse, per chi non ha seguito l'aspra discussione inizialmente sorta, ripercorriamo gli eventi che per alcune ore hanno portato sui vari canali social e sui mainstream internazionali il nome della Villa di Corliano e l'immagine dell'affresco presente nel suo salone dello Zodiaco.
Ecco i fatti: uno dei dodici segmenti che componevano lo show inaugurale, intitolato Festivité, era dedicato alla celebrazione della nightlife e della musica disco che in Francia hanno avuto sempre grande tradizione; sulle note di canzoni famose, alcune drag queen e altri artisti definiti "queer", (che poi vuol solo dire bizzarro, insolito) hanno sfilato e si sono esibiti fino a comporre una scena che richiamava un festino divino o un baccanale, con tanto di Dioniso seminudo tutto dipinto di blu.
Immediatamente dopo la cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, è già polemica. Quello che ha travolto l'inaugurazione dei Giochi è stata l'esibizione delle drag queen durante la parata.
Fin dalle prime reazioni infatti, l’associazione è stata fatta con l’iconica rappresentazione dell’ultima cena di Gesù con gli apostoli fatta da Leonardo e conservata a Milano.
Attraverso un comunicato, la Conferenza episcopale di Francia (Cef), ha affermato: "La cerimonia di apertura proposta dal COJOP (Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici) ha offerto al mondo intero ieri sera meravigliosi momenti di bellezza, di gioia, ricchi di emozioni e universalmente lodati. Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente".
La polemica ha presto varcato i confini francesi: il vescovo Robert Barron del Minnesota, negli Stati Uniti, ha invitato i cattolici a "far sentire la loro voce", in risposta a quella che ha definito "la grave presa in giro dell'Ultima Cena".
Non sono stati da meno una trentina di politici italiani, e alcuni giornali. Sui social, poi, una pioggia di critiche: anche Elon Musk, patron di X, si è espresso parlando di un cristianesimo "diventato impotente" e di una performance "estremamente irrispettosa".
Nessun commento dalla gerarchia ecclesiale italiana, mentre “L'Avvenire”ha preso posizione nel suo editoriale: "Si è andati giù pesante di trucco e parrucco a ridisegnare un'umanità che ormai pare aver senso solo se trasgredisce. Non prendeteci per biechi bacchettoni moralistici, ma che senso ha dover vivere ogni singolo evento planetario, per di più sportivo, come se fosse un Gay Pride?".
Ma, come si diceva, la polemica si è presto sgonfiata.
E qui è entrato in ballo San Giuliano, quando è stato identificato come riferimento ispiratore, secondo alcuni, l'affresco che si trova nel salone dello Zodiaco di Villa di Corliano, la cui foto ha fatto il giro del mondo..
Abbiamo chiesto informazioni ad Agostino Agostini, ovviamente lieto della pubblicità internazionale, che ci ha precisato:
"Quello del salone dello Zodiaco di Corliano, realizzato su progetto iconografico del Bargeo (Pietro Angeli da Barga, Accademico degli Svegliati) da Andrea Boscoli (tra il 1590 ed il 1592), rappresenta la leggenda del “nettare” (vino con corteccia di cinnamomo macerata, che giustifica la presenza di Dionisio, o Bacco) di Corliano".
Nettare che, tra l'altro, permise proprio alla Francia di rimanere cattolica e non passare alla riforma luterana. Ma questa è un'altra storia relativa a Caterina De Medici, che potete approfondire sul sito di Villa di Corliano.
Tornando alle Olimpiadi, a spegnere le tante polemiche, ci ha poi pensato il regista Thomas Jolly, organizzatore dell'evento.
Il tableau intitolato “festività” con ballerine, drag queen e la deejay Barbara Butch con un copricapo a raggiera era appunto una semplice evocazione di “un banchetto degli dei”, di cui ci sono innumerevoli esempi nell'arte.
Anche per questo, subito dopo sulla passerella è apparso il cantautore Philippe Catherine, emerso da sotto una campana impersonificando Dioniso, divinità della leggerezza.
“Non era l’Ultima Cena la mia ispirazione”, ha detto Jolly . “Credo fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola, è il dio della Festa, del vino e padre di Sequana, la dea legata al fiume.
L’idea era una grande festa pagana, legata agli dei dell’Olimpo…Olimpo, Olimpo, spirito olimpico…”.
Online si è anche ipotizzato che il quadro evocato potrebbe essere “il Festino degli Dei” di Jan Harmensz van Biljert, dipinto intorno al 1635 e conservato al Museo Magnin à Dijon.
E se così fosse, Barbara Butch al centro della scena avrebbe rappresentato Apollo.
Ma rimaniamo dell'idea che privilegia Corliano.
Infine, gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi si sono scusati con chiunque si sia sentito offeso.
Anne Descamps, direttrice esecutiva delle comunicazioni di Parigi 2024, ha detto che “non c’è mai stata l’intenzione di mostrare mancanza di rispetto verso alcun gruppo religioso” e che “se le persone si sono offese in qualche modo, siamo, ovviamente, davvero, molto dispiaciuti”.
A prescindere dal quadro, Jolly ha voluto ribadire che nelle sue intenzioni non c’era alcuna volontà derisoria: “Non troverete mai in me il desiderio di deridere o denigrare qualcosa”, ha detto.
“Ho voluto organizzare una cerimonia che riparasse e riconciliasse.
E riaffermare i valori della nostra Repubblica”.
Nelle foto sono riportate due immagini dell'inaugurazione delle Olimpiadi, quella dell'affresco di Corliano ed anche quella del quadro di van Biljert.