O boriosa gallinella io ti amo
sembri finta, ossia un richiamo
Sei vanesia, frivola e pretenziosa...
ti rifletti, ti ammiri, vanitosa
nell'acqua del fosso o del canneto:
che ti compiaci, non è un segreto
Ti ammiri, ti senti soddisfatta
ti ripeti che sei bella...
ti sei assuefatta
alle lusinghe, alle continue moine
che lo specchio ti rivolge tutte le mattine
Ti senti reginetta, una soubrette
miss indiscussa dello stagno,
rimiri perfino il sottocoda...
mentre ti fai il bagno
Qui la tua nomina ognuno caldeggia
regina del fogliame,
padrona della reggia!

Cara gallinella
canora e snella
con questa domanda
mi fai tornare alla mente
la mia mamma
che, indicando le tipette,
quelle vezzose giovincelle
convinte d'esser belle,
le chiamava sciabigotte
vanitosette,
maliziosette...
e subito cotte
del gallerone di turno
del galletto taciturno
o del gallaccio prestante
crestato arrogante,
in voga più che mai,
anche in età moderna,
che vola di fiore in fiore
ma non s'accasa mai
perche' vive d'amore
e di passione eterna.
Quindi, ricapitolando
cara amica mia
sei indubbiamente bella
ma stai attenta
perche' in giro
c'è più d'una modella
pronta all'uso...
e cadere dalla padella
nella brace...
Un maschio che ti piace
lo trovi di sicuro,
nuota galleggia osserva
sei in una riserva
di biodiversità
in un habitat prezioso
in piena libertà!