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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Mario Lavia
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Di Mario Lavia
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Di Umberto Mosso
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Da un intervista a Raffaella Paita-Italia Viva
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A cura di Tania Giordano
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Ultime ore d'agosto.

31/8/2024 - 22:01



Diversi anni fa, una decina abbondante, mi venne l’idea di giocare con i lettori sugli stornelli, quelli toscani classici, partendo dal nome di un fiore (vero o finto che fosse) ed era una pioggia continua di “fior di…” tanto che, per ricordo, li ho stampati tutti e rilegati in un libretto.

Poi la voglia successiva fu quella dell’Haiku, tanto da andare a pescarlo dall’altra parte del mondo, nel dolce Giappone, e anche con questo difficile genere poetico dalle ferree regole sillabiche, la risposta fu eccezionale… ma… non c’è due senza tre!
Andammo a nord, in Irlanda, dove poeti mattacchioni avevano ereditato un genere che aveva sì regole grammaticali, ma il nonsense era predominante, basta seguire lo schema AA BB A dove il primo verso rimeggia con l’ultimo e preferibilmente con la stessa parola, il limerik.
Vogliamo provare?
 C’era uno che scriveva su un giornale,
pensava di non aver rivale,
ma ecco apparire un dì
una che forse non è nemmen di qui
e che ora rende piacevole il giornale!  
 
Per non calcare, o deviare troppo i temi passati, voglio chiudere agosto (mancan due ore) con una foto, l’ultimo “amor amore vero”, di due focosi acrobatici insetti.
Gli spagnoli la chiamano moscas grúas (mosca gru), noi più semplicemente “zanzarone”, ma Tipula è il suo nome scientifico.
 
Lo reggete un limerick augurale?
 
Addio agosto, vieni settembre
quando l’uva matura e il fio pende,
la rima la accomoda il contadino,
quello dalle scarpe grosse e il cervello fino,
che svina beve e loda settembre.
 

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