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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Intervista a Matteo Renzi per «La Stampa» del 2-09-2024 di Paolo Griseri
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Linkiesta.it
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Di Umberto Mosso
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diMarcella B Serpi
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Di Daniela Sbrollini, senatrice
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Di Umberto Mosso
"Vaste Programme"

2/9/2024 - 8:21


"VASTE PROGRAMME". 

Quando mai una strategia politica, specie se alle sue prime battute, ha dato a qualcuno la certezza matematica del suo esito? Dunque la cosa più inutile da fare è cercare di prevedere con precisione, come pretenderebbero alcuni, l’esito dell’iniziativa politica di Italia Viva avviata dopo la presa d’atto della sconfitta elettorale del terzo polo in ogni sua versione.

La cosa chiara è l’obbiettivo finale: battere il centro destra e mandare a casa il governo Meloni. Farlo al più presto perché le questioni che portano i tempi in arrivo sono assai difficili, in alcuni casi pericolose. Dunque c’è poco da andare per il sottile e immaginare tempi lunghi, bisogna essere pronti.

Dopo oltre un mese dall’intervista di Renzi al Corsera si è sviluppato un dibattito che ha chiarito molte cose. In particolare le cose dette da Renzi alla Festa dell’Unità di Pesaro sono state dirimenti rispetto alle interpretazioni grossolane di certi media o distorte di certa politica. 

Italia Viva non solo continua ad esistere, ma rilancia la sua  iniziativa politica con le ragioni e su tutti i temi che l’hanno caratterizzata dalla sua nascita. Non c’è un punto dei suoi obbiettivi e delle sue battaglie che sia stato cancellato. Compresa la critica dura a populismi e massimalismi. E’ partita aperta. 

La novità sta nel fatto che Italia Viva proverà a far avanzare quelle ragioni e quei temi all’interno di un nuovo schieramento di centro sinistra, dando la possibilità all’elettorato liberaldemocratico sia di essere rappresentato come tale, sia di non far mancare il proprio voto progressista nel confronto, che ci sarà, tra i due schieramenti che si contenderanno il governo del Paese. 

Dunque non solo Italia Viva non scompare, come molti vorrebbero, ma può crescere come la più coerente e dinamica rappresentanza del centro riformista nel centro sinistra, sollevando molti elettori riformisti dalla preoccupazione della dispersione del voto necessario, in uno, anche  per battere la destra. 

Certo, questo è un programma assai ambizioso e l’esito non è scontato, ma già solo il suo enunciato ha provocato un sommovimento politico che aumenterà nelle prossime settimane e mesi. E al centro di questo dibattito c’è Italia Viva, un partito che ha perso le elezioni, che molti davano per finito e che invece non accetta di stare in un angolo a leccarsi le ferite e rimuginare sugli errori indicatigli dagli avversari.

Delle turbolenze dentro Italia Viva abbiamo già scritto. Anche troppo rispetto all’effettiva entità dei problemi politici posti e ai quali in questo mese si è risposto abbondantemente. Italia Viva è un partito serio, prenderà le sue decisioni , come previsto dal suo Statuto, nell’Assemblea Nazionale convocata per questo il 28 settembre prossimo. Spero che il 29 settembre le commenteremo seduti in quel caffè e con un sorriso.

Italia Viva non va col cappello in mano da nessuno, tantomeno in ginocchio, come ha scritto qualche malpensante. Non ha chiesto l’iscrizione a un club, inesistente, dove è previsto il vaglio dei soci, che non ci sono. Si propone di andare a vedere le carte della segretaria del principale partito di opposizione che ha posto due questioni: unire tutte le opposizioni per cacciare la destra dal governo; farlo su base programmatica per costruire una alternativa di governo senza porre veti ad alcuna forza politica.

Non è un cambio da poco rispetto alla politica precedente del PD e, nota a margine, nessuno ha chiesto a Schlein  di convocare un congresso  su questo. Nonostante che alcuni nel PD siano quantomeno perplessi.

Perché non c’è dubbio, lo si è ascoltato dalle parole di Renzi a Pesaro, che l’apertura del dialogo con Italia Viva rimette  in discussione i rapporti politici all’interno dell’attuale incompiuto centro sinistra.

Le difficoltà strategiche del M5S, le manie fuori budget  di AV&S, la necessità di Schlein di affermare la sua leadership saldando  le istanze innovative dei suoi “giovani” con l’auspicabile risveglio (una sveglia!) dell’ala riformista e ridimensionando le velleità dei vecchi manovrieri della ditta.

Chi può essere certo che tutto rimarrà come ora?

Vaste programme, avrebbe detto monsieur le General? Di certo un programma sempre più riformista, utile  e intrigante, che quello di puntare a un, ahimè, insufficiente % solitario, con mantenimento certo della destra al governo.

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