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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Intervista a Matteo Renzi per «La Stampa» del 2-09-2024 di Paolo Griseri
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Linkiesta.it
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Di Umberto Mosso
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diMarcella B Serpi
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Di Daniela Sbrollini, senatrice
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Linkiesta.it
Appunti per Schlein

2/9/2024 - 8:34


Appunti per Schlein - La premier socialista danese spiega (senza ambiguità) perché aiutare l’Ucraina è di sinistra

Mette Frederiksen è intervenuta al Globalsec forum di Praga, mostrando come si possa essere allo stesso tempo una leader progressista e affermare con chiarezza il sostegno a Kyjiv: «Non vedo segnali, nel comportamento russo in Europa o nel mondo, che mi convincano che si fermeranno all’Ucraina»

Mentre la leader del Partito democratico Elly Schlein si barcamena tra dichiarazioni contraddittorie e melliflue sul sostegno all’Ucraina, la premier danese Mette Frederiksen ci ha messo solo novantacinque secondi per dimostra come si possa essere allo stesso tempo una leader di sinistra e affermare con chiarezza il sostegno a Kyjiv. Lo ha fatto sabato 31 agosto, intervenendo al Globalsec security forum di Praga, una delle conferenze internazionali più importanti dedicate alla sicurezza globale, politica estera, economia e affari internazionali, organizzata dall’omonimo think tank slovacco. 

Sul palco, accanto al presidente della repubblica finlandese, Alexander Stubb e al premier albanese Edi Rama, Frederiksen ha ribadito che il suo governo non impone restrizioni sull’uso degli F-16 donati all’Ucraina, a differenza del governo italiano (e anche dell’opposizione) che si è detto contrario a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini. 

La premier danese non ha dubbi sul sostegno a Kyjiv: «Il mio non è principalmente un interrogativo sull’Ucraina, ma piuttosto sulla Russia e sui suoi sogni imperiali. Non vedo segnali, nel comportamento russo in Europa o nel mondo, che mi convincano che si fermeranno all’Ucraina, indipendentemente da come alcuni pensano che potremmo porre fine a questa guerra. Quando osservo le loro azioni nei Balcani occidentali, quando vedo come cercano di destabilizzare la mia società con vari tipi di attacchi, o quando considero il loro comportamento in Africa, in particolare nella regione del Sahel, li considero la minaccia più grande per l’Europa». 

La premier danese ha aggiunto che non accetterebbe mai che un Paese europeo come l’Ucraina sia attaccato da un aggressore, sottolineando che, sebbene in passato i conflitti venissero risolti con la forza, oggi non è più accettabile: «Daremo all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno e saremo al suo fianco per tutto il tempo necessario. Ritengo che questo dibattito accademico molto astratto su linee rosse e restrizioni debba finire ora. Si tratta di garantire che gli ucraini vincano la guerra, e sono felice di aver ricevuto il sostegno dell’intero parlamento danese, di tutti i partiti politici e della popolazione. Il popolo danese è molto vicino all’Ucraina, sostiene la sua causa e il governo danese è in prima linea quando si tratta di fatti e non solo di parole».





 













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