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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

Di Mario Lavia
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Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Nuove forme di povertà

5/9/2024 - 11:51


Nuove forme di povertà

 
In Redazione abbiamo ricevuto e pubblichiamo.


Oggi noto con preoccupazione che sempre più persone, soprattutto donne, sono vittime di una nuova forma di povertà: la mancanza di tempo. Non hanno tempo, hanno poco tempo, avrebbero bisogno di più tempo. Sono in una condizione di bisogno, di carenza. Sono in stato di povertà.
Il tempo non si può comprare, non si può mettere da parte, non se ne può fare una scorta come si fa con l’acqua o con il denaro; il tempo si deve consumare all’istante.
Le donne, spesso sovraccaricate da responsabilità multiple e aspettative sociali, si trovano ad affrontare questa sfida in modo particolarmente acuto. Abituate a gestire casa, lavoro, famiglia e relazioni, si vedono costrette a fare più cose contemporaneamente per far fronte a tutte le richieste della loro giornata.
Questa nuova abitudine di multitasking non è solo una necessità, ma anche un riflesso di una società che non valorizza adeguatamente il tempo delle donne. È sempre più raro incontrare un’amica per strada e poter fare due chiacchiere sul marciapiede o prendere qualcosa al bar senza dover correre da un impegno all’altro. (Questo scritto è stato fatto prima della grande pandemia). Tutte hanno già stabilito cosa fare nella prossima mezz’ora e quasi sempre sono in ritardo, anche chi è in pensione, anche chi ha una vita non così ricca di impegni.
Mentre guidano telefonano, mentre mangiano guardano la TV, e in bagno fanno di tutto avendo le mani libere; insomma, fanno più cose contemporaneamente perché il tempo per fare una cosa per volta non ce l’hanno più.
È frustrante non riuscire a parlare al telefono con un’amica senza che lei, mentre parla con me, faccia qualcosa con le mani. Il telefono incollato tra l’orecchio e la spalla, quella “traffica”. Chi lava i piatti, chi cucina, chi lavora al computer. Non hanno tempo per fare solo quello, solo parlare con me al telefono anche se sono state loro a chiamare. Io non faccio né mi piace ricevere telefonate lunghe e prima di cominciare una telefonata chiedo sempre se l’altra è libera, eppure spesso sento rumori e chiedo: "Ma cosa fai?" e quella dice: "Niente, niente, stavo solo…".
Fare due o tre cose contemporaneamente. Vi ricordate il film di Charlot "Tempi moderni"?

In sintesi, questa nuova forma di povertà temporale colpisce duramente le donne, riflettendo le disuguaglianze di genere e le aspettative irrealistiche che la società impone. È un problema che va riconosciuto e affrontato per costruire una società più equa e rispettosa del tempo e delle risorse di tutte e tutti.
Scriveteci le vostre esperienze; se questo modo frenetico di vivere  arricchisce le nostre esistenze o al contrario ci  assimila

 

Matilde Baroni 2023

 

foto prese dalla rete



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