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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Di Lorenzo Tosa
Quello che è andato in scena stanotte non è stato un dibattito

11/9/2024 - 10:28

È stato il confronto tra un bambino bullo di dieci anni nel corpo di un ottantenne che accusa gli immigrati di mangiare cani e gatti e i democratici di uccidere i bambini di nove mesi e dà alla sua avversaria della “cattiva e ridicola” e addirittura della “marxista” (sì, lo ha detto davvero).

E dall’altra una politica seria, per gli standard della politica americana giovanissima, una professoressa che allarga le braccia davanti a uno studente irrecuperabile, una candidata preparatissima, che sorride (inevitabilmente) di fronte ai suoi deliri, che parla di problemi reali, che replica punto su punto a ogni falsità, che mette al centro i diritti civili e delle donne e disegna una propria America che può essere più o meno condivisibile, ma che è il programma di un normale centrosinistra di un Paese, pur con tutti i suoi limiti, democratico.

E in mezzo, la cosa più incredibile di tutti: un giornalista che, di fronte alla vergognosa fake news di Trump sull’aborto al nono mese, risponde e smentisce: “Nessuno Stato permette l’aborto al nono mese”.

Ovvero quello che dovrebbe fare sempre un giornalista. E a cui non siamo abituati.

Kamala Harris non ha vinto il confronto. Ha stravinto. Più che per i suoi meriti (indiscutibili), per i clamorosi demeriti del peggior Presidente e oggi peggior candidato della storia Usa e delle democrazie mondiali.

Avanti.

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