none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Piero Fassino
La guerra di Piero - Riuscirà l’eroe Fassino a ritrovare l’amico Pd misteriosamente scomparso in Ucraina?

21/9/2024 - 10:56

La guerra di Piero - Riuscirà l’eroe Fassino a ritrovare l’amico Pd misteriosamente scomparso in Ucraina?

L’ex segretario del Partito democratico scrive 11 piccole note di commento alla scelta della delegazione italiana al Parlamento europeo di votare in dissenso dal resto dei socialisti e dei democratici

Sottopongo qui alcune considerazioni sul voto di ieri al Parlamento europeo sulla guerra all’Ucraina.
1) Il gruppo socialista aveva deciso di sostenere la risoluzione che invita gli Stati membri a rimuovere limitazioni all’uso delle armi fornite all’Ucraina per la sua difesa.

2) La procedura prevedeva un voto per ogni singolo paragrafo della Risoluzione e un voto finale complessivo.

3) La delegazione PD ha votato a favore nel voto finale (che include l’invito alla rimozione del veto), mentre sul paragrafo specifico sulla rimozione si è divisa tra chi ha votato no (su indicazione della Segreteria), chi sì, chi non ha partecipato al voto.

4) nel voto si sono manifestate in realtà differenziazioni presenti nel PD fin dall’inizio della guerra ucraina e mai davvero risolte.
5) la motivazione della Segreteria e di chi ha votato no al paragrafo 8 è che non si vuole favorire l’escalation del conflitto, orientamento che certamente corrisponde a un sentimento sincero diffuso anche nell’elettorato PD.

6) Tuttavia quel sentimento non dà una risposta a una questione molto concreta: come può difendersi l’Ucraina se non si colpiscono le rampe di lancio da cui la Russia, dal proprio territorio, scarica ogni giorno missili esplosivi sulle città ucraine?
7) sostenere che ci vuole una più forte iniziativa diplomatica è giusto, ma non da risposta al quesito precedente.

8) in ogni caso la posizione del PD risulta contraddittoria: la maggioranza della delegazione ha votato no al paragrafo 8, ma poi tutta la delegazione (salvo 2) ha votato sì alla risoluzione che afferma il contrario, due atteggiamenti opposti che non depongono a favore della credibilità di un partito che ha ambizioni di governo.
9) non può essere sottovalutato che nel voto sul paragrafo 8 il PD si è trovato a fianco della destra e delle forze filoputiniane che abbiamo sempre contrastato.

10) la cosa è tanto più paradossale perché il PD, isolandosi da tutte le altre delegazioni del gruppo socialista, ha di fatto rinunciato a svolgere un ruolo di guida a cui invece dovrebbe ambire essendo la principale delegazione del gruppo.
11) infine, giustissimo chiedere una più forte azione diplomatica, purché si sappia che fino a oggi Putin ha dichiarato piu volte che non intende in alcun modo revocare l’annessione dei territori ucraini occupati, dal che consegue che l’unico accordo di pace che sarebbe disposto ad accettare è che l’Ucraina accetti di perdere una parte del suo territorio, cioe un esito che premierebbe l’aggressore e umilierebbe l’aggredito. Il che sarebbe il contrario di quella pace “giusta e sicura” che tutti invocano.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

21/9/2024 - 18:26

AUTORE:
Dispetto

...Piero, fermati adesso. Lascia che il vento ti passi un po' addosso. E che il profumo che avevi addosso fosse solo un po' rosso. Che il tempo non ti sarebbe bastato a chieder perdono per ogni peccato...Chanel number fine.