Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Sulla vicenda ligure sono per dire tutta la verità, anche a costo di apparire ingenui agli occhi dei professori sempre pronti a dare lezione, dopo. Ma, nel fango della politica corrente, meglio ingenui che disonesti. Anche perché all’ingenuità si rimedia, mentre la disonestà politica ti marchia a fuoco.
In Liguria, tre giorni fa, era stato raggiunto un accordo scritto e firmato da tutti i soggetti concorrenti la coalizione di centro – sinistra, compreso il candidato Presidente Orlando. Ilalia Viva aveva concordato di presentarsi in una lista, Riformisti Uniti, insieme a +Europa e Psi all’interno della quale erano presenti otto candidati del partito di Renzi.
La decisione di partecipare così alle elezioni liguri aveva consentito di superare la contrarietà dei 5S all’accordo coi renziani, ma questo non era stato un particolare sacrificio per IV, considerando che la decisione di presentare una lista unitaria con +Europa e Psi era stata presa anche per le elezioni in Emilia Romagna e Umbria. Questo anche per dare continuità alla linea unitaria del fronte liberaldemocratico che, nonostante l’esito delle europee, non è stata mai abbandonata da Italia Viva. Abbiamo spiegato più volte che verificare, su richiesta di Schlein, la possibilità di costruire un nuovo centro – sinistra, non di chiedere ospitalità ad un inesistente campo largo, non confligge con la continuità di Italia Viva e il suo essere tra i promotori di una casa di tutti i riformisti liberaldemocratici che si collocherebbe come centro del centro – sinistra.
Che questo approccio di Italia Viva non soddisfacesse le velleità narcisistiche e revanchiste di Conte era prevedibile.
Ma la goccia che ha fatto traboccare la bile dell’avvocatino è stata la critica di IV e PD al pessimo accordo fatto da lui, Fratoianni e Bonelli con la destra di Meloni, Salvini e Tajani che è valsa ai tre “più de sinistra” due consiglieri nel CdA della Rai. Poltrone e potere delegato dalla destra. Sulla Rai Italia Viva ha seguito, in modo convinto e leale, la linea concordata col maggior partito del centro – sinistra, non partecipando a quel voto scellerato.
Oggi, per ritorsione, Conte ha chiesto l’uscita dei candidati renziani dalla lista Riformisti Uniti o, in mancanza di questo passo, la cancellazione dell’apparentamento della lista col candidato presidente, accordo già firmato per accettazione da Orlando. La rottura degli accordi sottoscritti in Liguria ha la motivazione prossima nella vicenda Rai, ma quella remota nel veto dei 5S verso IV. Inoltre, in questo caso, Conte si vendica del PD rivalendosi su Italia Viva e minando la possibilità di vittoria del centro – sinistra.
In due giorni due assist di Conte alla destra.Tutto questo significa che il campo largo non esiste, o se mai è esistito è bello che morto. E significa che Conte ha deciso, in uno, di umiliare il PD e Schlein e anche di tenere lontano Renzi e Italia Viva.
Orlando trema e chiede unità, ma è Schlein e tutto il PD che devono avere un sussulto di dignità. Si poteva far meglio da parte di IV? Può darsi. Ci si dica come rimanendo coerenti con il rifiuto di sottostare alle paturnie politiche di Conte. Questo è un problema politico che, da oggi, non è più solo di Italia viva, ma soprattutto del PD e dell’Italia.
Di certo sbaglia chi aveva previsto una resa di Italia Viva al campo largo (inesistente) e un suo placido assorbimento in un centro- sinistra che, in realtà, è tutto da rifare.