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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . niente, mi sa che bisogna riformare l' ISTAT. .....
. . . ci sono più i premi di una volta.
Quest'anno .....
. . . . operò bene con il miglior tecnico di tutti .....
Con la nuova alluvione in Emilia è sparito anche il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Simone Londi
Buon lavoro Israele

30/9/2024 - 12:19

Buon lavoro Israele

Marchiare le case degli ebrei, insultare una signora scampata ad Auschwitz... siamo all'odio puro da punire senza indugio.

Basta.

Bisogna finirla di tollerare questi mascalzoni, che possono essere fermati solo in un modo: sconfiggendo le centrali del terrore cui si ispirano.
La morte di molti assassini rende più facile pensare ad una pace futura tra paesi liberi dal terrore.

È per questo che non si deve fermare Israele: difende la sua vita e fa il lavoro sporco che il mondo libero non vuole fare.
Gli ultimi avvenimenti fanno pensare che hamas e hezbollah hanno perso molti appoggi e che i servizi segreti di alcuni paesi arabi stiano collaborando con Israele per depotenziare l'Iran e far cadere quel regime. Forse si può pensare che questa è l'occasione per rimodellare il Medio oriente in senso moderato e riformatore.

Basta pensare che nessuno dei paesi del Patto di Abramo ha rinnegato gli accordi con israele e che nessuno abbia obiettato all'embargo in atto contro i voli di Siria e Iran verso il Libano. Perché sperano che il terrore sciita sia sconfitto.
Interrompere le azioni di Israele significa fornire ossigeno ai terroristi e consentire che possano riorganizzarsi. Non possiamo permettercelo e non dobbiamo dare credibilità a paesi illiberali che odiano Israele e promuovono un disegno di criminalizzare l'unico Stato democratico in una parte del mondo in mano agli autocrati.
Netanhyau ha fatto all'Onu un discorso coraggioso.
È vero, come ha detto, che questo organismo è diventato "una palude di bile antisemita", ostaggio di paesi che odiano la democrazia.
Gli stessi paesi che hanno lasciato l'aula quando ha preso la parola Netanhyau.
Non dovrebbero lasciare l'aula, ma la comunità civile. E, se non lo fanno, dobbiamo fare in modo che sentano il disprezzo e l'ostilità di chi non vuole dare loro nessun sostegno, nessun alibi.


Ps. La retorica piagnucolosa di molti quotidiani ammaliati dalla figura pubblica dei terroristi e ammalati di masochismo occidentale, le parole fuori luogo del Papa sulle reazioni di Israele, le dichiarazioni deliranti di nuovi sultani o di cuochi nostrani non devono impressionarci. Importante che Israele vinca e con lui la civiltà.





























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