Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Possiamo affermare senza tema di smentita che se il governo Conte 1 non avesse smantellato la struttura di missione Italia Sicura, voluta nel 2014 dal governo Renzi per il risanamento idrogeologico dell’Italia, oggi la Liguria sarebbe stata messa in sicurezza, come era stato previsto, e non avrebbe subito i danni che ha dovuto subire.
Nei giorni di allerta meteo sono caduti sulla Liguria 200 millimetri di pioggia in 18 ore. I danni maggiori si sono registrati a Savona e nel Tigullio, mentre la città che invece ha retto è Genova.
La verità è che nel capoluogo sono stati fatti i lavori di messa in sicurezza del Bisagno e sono in corso quelli per il Feregiano. Questo è stato possibile grazie alle risorse arrivate dal Governo di Matteo Renzi.
La cosa grave è che quei finanziamenti non sono arrivati alle altre città in Liguria e nel resto del Paese a seguito dello smantellamento di Italia Sicura da parte del governo Conte e dei 5 stelle. Un errore gravissimo che ora paghiamo.
Difronte a fatti gravi come questi Conte e i suoi si gloriano di avere ottenuto un grande risultato.
Il rifinanziamento dei lavori che avevano cancellato? No!
Esultano per l'esclusione del simbolo di Italia Viva dalla coalizione di centrosinistra in corsa, col Pd De Pascale, per la presidenza della Regione Emilia-Romagna.
Tra gente civile basterebbe questo per squalificare, politicamente ed eticamente, Conte e i suoi cari.
Ma a questa combinazione di fatti vergognosi si aggiunge la bugia. Perché anche nelle precedenti elezioni regionali Italia Viva non era presente con una sua lista e il suo simbolo ma, come oggi, con i suoi candidati nella lista civica del candidato presidente. Allora Bonaccini, ora De Pascale.
E così, indipendentemente dalla meschinità di Conte, era già deciso che si sarebbe replicato in Emilia Romagna.
Come per i soldi del PNRR, che disse di avere conquistato e invece erano stati assegnati da un algoritmo, anche su questo Conte ha alzato il polverone per attribuirsi un risultato inesistente.
Allora Italia Viva contribuì all’elezione di Bonaccini ed entrò in Giunta Regionale con un assessore. Quest’anno cercheremo di migliorare il risultato.
Poi proseguiremo la strada per arrivare alle politiche del 2027, cercando di riparare i danni di Conte, non a Italia Viva, ma agli italiani.