none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Mosso
La destra e la cultura

24/10/2024 - 12:08

LA DESTRA E LA CULTURA

 

Non arrivo all’estrosità di dire, come Bernardo Bertolucci, “mi iscrissi al Pci per soddisfare il mio senso estetico”, ma in questi giorni gli italiani più avveduti stanno capendo perché i più grandi intellettuali, non solo in Italia, hanno soprattutto guardato a sinistra.

La destra, tranne rarissimi casi, alcuni dei quali - peraltro - disconosciuti per la sua stessa omofobia, ha sempre avuto un forte senso di inferiorità culturale rispetto alla sinistra, che ha mascherato dicendosi vittima di discriminazione.

Abbiamo una classe culturale di prim’ordine, sostenevano, che è compressa e repressa dall’ostruzionismo della sinistra annidata nelle Università e nelle istituzioni culturali.

Ah se avessimo il potere di mostrarla, insistevano. Ora l’hanno mostrata e tutto quel che si è visto, in due anni di governo più o meno incontrastato, è solo la sua improba rincorsa ad occupare col solo potere gli spazi di potere.

Così un ministro, involuto come un ricciolo barocco, ha dovuto rinunciare al suo collaboratore numero uno, che aveva appena nominato col giusto criterio “intuitu personae”. Costretto a farlo perché la sinistra populista televisiva ha preso al balzo la fronda della destra culturale extraministeriale e dall’accusa di “pederastia”, lanciata da quest’ultima al malcapitato funzionario, ha esteso l’attacco al conflitto di interesse.

E’ la classe culturale di prim’ordine della destra residua che non ha ancora trovato collocazione e preme alle porte del ministero travolgendo i suoi stessi compari. Inutile restare di stucco, come barocco comanda, la cultura di destra è un barbatrucco.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

25/10/2024 - 7:41

AUTORE:
Nannarella

Quanto mi garba constatare che la cultura non ha colore, anzi è di tutti i colori che, se mescolati, diventano incolori!
E sì, la cultura non ha confini, non ha limiti di età, di razza, di inclinazioni sessuali, non ha pregiudizi, non mette paletti, non ha negazionismi...ne' tutti gli "ismi" che soffocano la libertà, la creatività, la fantasia, lo scambio...la cultura ama la giustizia, l'uguaglianza, la cooperazione, la fratellanza, la scienza...e più ce n'è e meglio è...e più si studia e più si diventa consapevoli di essere "ignoranti", più si approfondisce l'universo del sapere e più ci si accorge che la storia è maestra di vita, che l'insieme delle conoscenze porta al progresso, che l'isolamento e lo sbarramento non servono a nulla tanto ci sarà sempre chi trova una falla, un pertugio, uno spiraglio che permette a tutti gli altri di intravedere un futuro possibilmente migliore del presente...
Vogliamo essere come l'ostinato Pinocchio che martellò il Grillo Parlante perche' non voleva sentire la verità?!

24/10/2024 - 21:03

AUTORE:
Rosalinda

Ma come sarà bello imporre le regole e pretendere di farle rispettare agli altri?!
E lamentarsi piagnucolando che l'opposizione impedisce agli acculturati di destra di dimostrare la loro sterminata preparazione, creatività, competenza, istruzione, conoscenza...?!
E di cultura, dicono, di averne talmente tanta da possederne in esubero...tante' che stanno facendo la storia...capperi! Che umiltà!! Non viviamo quindi nel 2024 dopo Cristo bensi nell'anno meloniano secondo!!!
Ma non sarà più veritiero che la storia la facciamo noi? Tutti insieme?!