Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Giorni fa ho seguito, come al solito, una delle più belle trasmissioni RAI condotta da Zanchini (erede di Augias): “Quante storie” dove si parlava della poesia con un pizzico di nostalgia. Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, tra le tabelline e la fotosintesi clorofilliana, c'è sempre stato qualche verso da imparare a memoria. Ma la poesia sembra ormai essere scomparsa non solo dai programmi scolastici ma anche dalla nostra vita quotidiana. Lo scrittore Paolo Di Paolo e il poeta Valerio Magrelli ripercorrono, dai Sepolcri al Cinque Maggio, dalla Pioggia nel pineto alla Silvia di Leopardi, alcune tra le liriche più celebri della nostra letteratura e spiegano perché è importante avere una memoria collettiva fondata sulla poesia. Di Paolo batte sul dente raccontando che un suo amico pensava che “San Martino” l’avesse scritta Fiorello e non il Carducci!
Chi di noi ”ultra-oltraenni” non ricorda almeno gli incipit delle sudate poesie delle elementari e medie?
Ei fu siccome immobile… C’è qualcosa di nuovo oggi… La donzelletta vien… ed anche Cantami o diva del pelide Achille… e, in questi giorni, emerge la stranota La nebbia agli irti colli… caro il mio Carducci!
Anche quest’anno è San Martino, ma non c’è nebbia, il sole sta levandosi e i colli son di legno cippato e nei sentieri non c’è odore aspro ma dolce di resina di pini II e i ceppi non bruciano e al cacciator è vietato l’ingresso, restano le rossastre nubi del tramonto e i miei “esuli pensieri” che qui lascio “migrar”.
Giosuè non me ne volere!