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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Di Emiliano Liberati
Centrosinistra o sinistracentro?

22/11/2024 - 17:24


CENTROSINISTRA O SINISTRACENTRO ?

Che si federi il centro riformatore, senza intromissioni che dettino la linea come si usava un tempo. Coesi e autonomi nelle rispettive identità su un obiettivo comune.

Italia Viva lo dice rimarcando l’importanza di una presenza più visibile, fin qui sommessa per esigenze di coalizione. Ma è evidente che una parte della partita si giocherà proprio sulla dignità da riconoscere a ognuno.

Il 2025 presenterà altre scadenze dirimenti, in primis la Campania di De Luca scaricato dal PD. Vedremo per chi e per che cosa, speriamo nulla di accostabile al campo largo e in attea degli esiti del congresso grillino anche sui i rapporti con i Dem.

La strada ancora una volta appare accidentata. Emilia Romagna e Umbria rispetto alla Liguria sanciscono, però, che uniti si vince e divisi si va per cicoria. 

Due perciò i passaggi chiave: la costruzione del centro riformista e quindi del centrosinistra, fin qui fermo alle premesse. Se lo scopo è quello di sconfiggere Meloni dando al paese un’agenda più coerente con i bisogni reali, non esistono altre opzioni. Non vederlo è solo un modo per favorire la consueta conservazione, il male peggiore per una nazione invasa dall’ondata sovranista che viene dall’America e che modifica equilibri già piuttosto compromessi.

Renzi sarà della partita nella speranza che qualcuno, dentro e fuori, non cerchi di illordarne il profilo. Sarebbe una consuetudine improduttiva se lo scopo è vincere. Per farlo servono soggetti che sappiano di politica, di certo non rinvenibili in un bivacco identitario.

Poi si vedrà: se è vero che c’è ancora tempo, è altrettanto vero che non va sprecato in schermaglie che avvalorino solo Meloni. Una che vince per la debolezza della controparte e che vivacchia per lo stesso motivo, “stavolta” nel segno di Trump, Musk e Putin per cui rappresenta il varco per la conquista dell’Europa. Lei sarà la referente necessaria, un pericolo da sventare costruendo un centrosinistra che nei suoi passaggi sappia essere credibile. Non è facile ma nemmeno impossibile se ci sarà la linearità necessaria, anche sul piano etico. Dove per etica si intende pure la posizione sui conflitti aperti, ulteriormente complicata dal mandato di arresto per Netanyahu. Espediente politico per radicalizzare la sfida, in cui il centro nella sinistra serve più che mai.

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