Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
CHI HA DETTO DI NO?
Non ricordo il passato per nostalgia. Al passato penso solo quando cerco di evitare gli errori già fatti.
Se avete la pazienza di leggere il volantino che postai cinque anni fa, e che ripubblico, potete rispondere ad alcuni interrogativi che forse vi siete posti sulla mancata soluzione di tanti problemi che si ripetono da anni peggiorando la nostra vita quotidiana. A volte vere e proprie tragedie.
Questo volantino non era una pagina del libro dei sogni. Non aveva una forma accattivante e servivano una buona vista e buona volontà per leggerlo. Ma diceva la verità.
Tutti i problemi elencati erano accompagnati da un richiamo ai lavori da fare, verificati nei territori uno per uno, e l’indicazione delle somme GIA’ STANZIATE, ma giacenti inerti nei meandri della burocrazia, che aspettavano solo di essere sbloccate da qualche governante interessato al bene comune.
Italia Viva esisteva da pochi mesi, era una piccola forza politica osteggiata da destra e sinistra che, libera dai condizionamenti di ogni consorteria dentro e fuori la politica, diceva con libertà e chiarezza quello che sarebbe stato utile fare.
La risposta dei grandi strateghi del potere, allora Zingaretti e l’immarcescibile Conte, fu il silenzio o l’irrisione ottusa. Come quella di Zingaretti che, alla domanda di un giornalista su cosa pensasse della proposta “Shock” di Renzi, rispose “beato lui che ha i soldi”. Dimostrando incompetenza e malafede.
Tutte le cose elencate si potevano realizzare. Avremmo evitato tanti disagi e soprattutto tante vittime. Avremmo dato lavoro a tante persone e non avremmo perso tempo irrecuperabile.
Chi allora dette ragione a Zingaretti e Conte, unendosi al coro, in voga, degli sberleffi e delle calunnie contro Renzi, misuri sull’oggi il risultato concreto di questo suo atteggiamento autolesionista.
In realtà mentre qualcuno leggeva quel volantino scrollando la testa e considerandolo la somma delle solite promesse dei politici, qualcun altro era spaventato a morte che quelle cose si potessero fare davvero.
Chi? Non so i loro nomi, ma so che per non spendere 1 miliardo di risanamento idrogeologico se ne spenderanno dieci e più per ripristinare e risanare i danni di un alluvione o di una frana. Costi in più che per alcuni diverranno aumenti di produzione e vendite di beni e servizi.
Così gira una economia malata. Come la sanità malata si trascina per mancanza di investimenti dopo il rifiuto da parte dei soliti dei fondi del MES Sanitario. Anche su questo l’insistenza di Renzi fu messa alla berlina, “non ne abbiamo bisogno”, spergiuravano Conte e Speranza, con battimani a sinistra e destra.
Eccovi il trionfo della sanità privata. A quando le scuole in comodato ed esercito e polizia privatizzati?
La character assassination di Matteo Renzi ha avuto lo scopo di fermare le grandi riforme per modernizzare l’Italia. Nessuno prima ci si era avvicinato come lui e questo ha terrorizzato e coalizzato tutte le consorterie conservartici di destra e sinistra. E continuano.
Si può anche sostenere che queste mie siano considerazioni da tifoso. Liquidarle così sarebbe la pallida giustificazione di un errore costato caro a tutti.