DUE NOTE.

Meloni diventa ogni giorno più patetica sforzandosi di apparire tranquilla e sicura della sua maggioranza che cade a pezzi. Salvini e Tajani litigano sul canone Rai, sulle banche, sulla sicurezza dei sistemi informatici, sulla sanità. Sono solo calci negli stinchi e punture di spillo? Schermaglie in una famiglia comunque unita? Questa è la versione bugiarda e consolatoria della premier che ora, dopo avere votato la fiducia alla Commissione di UVdL dovrà vedersela con gli alleati su questioni delicatissime di politica estera e di difesa sulle quali le posizioni di Fd’I, Lega e FI divergono in alcuni casi, come Ucraina e Nato, in modo netto.Lei continua a raccontare agli italiani che va tutto bene. Fa la faccia feroce di chi dice di avere in pugno la situazione.

In realtà non è così e un giorno gli italiani che le hanno dato credito si sveglieranno, sorpresi e storditi, stesi sul pavimento dopo essere caduti dal letto.La patetica regge perché Ellyesse non sta messa meglio. Insiste sul campo largo ma i suoi alleati, da Conte a AVeS, la pensano in modo sensibilmente differente da lei sulla politica estera, su quella di difesa e perfino sugli “aggiustamenti” da dare a quella ambientale ed energetica secondo la nuova Commissione Europea. Che lei ha votato assieme al partito di Meloni, mentre i suoi alleati doc hanno votato contro.La destra fa quel che vuole, ma l’opposizione che alternativa può credibilmente proporre in queste condizioni?

Se Shlein non riesce a far valere un suo potere di coalizione, se non dimostra coraggio nel gestire tre signori che messi insieme valgono meno della sua metà, come può pensare di guidare il cambiamento del Paese?

 O prende coraggio e muove cavalli, alfieri e torri, oppure passi la mano e si prenda una vacanza.Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita.