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L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.

E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.

Il fu presidente Biden lascia la carica e fa un bel .....
E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
(ANSA) - ROMA, 04 DIC -(vedi video dell'intervento al Senato della Repubblica)
Il fondatore di Italia Italia Viva Matteo Renzi annuncia nell'Aula del Senato il voto contrario del suo gruppo...

4/12/2024 - 12:31

Il fondatore di Italia Italia Viva Matteo Renzi annuncia nell'Aula del Senato il voto contrario del suo gruppo al decreto flussi per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia.

 Renzi contesta non solo il provvedimento, ma anche "la narrazione propagandistica" che il governo usa per raccontare "una realtà che non esiste" e non solo sui migranti."Il Giornale - dichiara - non un quotidiano della sinistra radicale, fa notare come le bollette del gas siano aumentate del 16%. Ma il tema delle bollette per il governo non esiste.

Non ne parlano. Le liste d'attesa sono sempre più lunghe. Gli affitti a Milano sono sempre più cari.

Ma questo non importa.

Per voi questi problemi non esistono. Secondo la vostra narrazione sarei stato io ad aprire le 'le porte' a migliaia di migranti. Ma i numeri parlano chiaro. Durante il mio governo ne sono entrati 153mila. Con il governo Meloni, nel 2023 ne sono sbarcati 158 mila.Cioè con lei ci sono stati più sbarchi, ma la sua narrazione è che lei gli sbarchi li combatte".

Renzi attacca poi il centro migranti che il governo ha voluto aprire in Albania definendolo "una delle più grandi buffonate, anche per questioni numeriche", che siano mai state fatte sul fronte dei migranti. "Il centro migranti, infatti - prosegue - sono soldi che vengono sottratti al bilancio pluriennale dello Stato. La sottosegretaria ha parlato di 'centro polifunzionale', ma questo oggi è popolato solo da cani randagi albanesi". "Gli italiani stanno pagando con le loro tasche la vostra propaganda", però, ironizza, "avete instaurato l'unico trasporto pendolare che funzioni in Italia.

Non c'è nulla di più ordinato e puntuale in questo Paese per quanto riguarda i trasporti, infatti, del traghetto che va a prendere e riporta i migranti in Albania". "Con la magistratura, poi, ci si può e in alcuni casi ci si deve scontrare - incalza Renzi rivolgendosi sempre ai banchi della maggioranza e del governo - ma non andando in Parlamento a fare le leggi contro di loro". "Io - ricorda - sono andato in aula e ho fatto una denuncia penale contro la magistratura quando ho pensato di subire delle ingiustizie da parte loro. Ma non facendogli contro delle leggi. Serve a voi, in realtà, lo scontro con la magistratura" per coprire "la vostra incapacità".

"La questione della sicurezza, poi, riguarda tutti, non solo la destra", osserva il senatore di IV che sottolinea come "il 67,5% degli studenti stranieri sia nato in Italia. E di come il 58% diloro abbia un genitore straniero".

"State riducendo ad uno spot ideologico quella che sarebbe potuta essere un'iniziativa bipartisan", conclude Renzi a proposito delle misure che si sarebbero potute adottare per affrontare la questione migranti in Italia.

https://youtu.be/CRDfpW58Jtc

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4/12/2024 - 19:38

AUTORE:
di Vincenzo R. Spagnolo

L'ex premier: «Triste che Tajani pensi solo all'aumento dei migranti. Il fatto che chi marcia contro Assad sia ostile a Russia e Iran non basta a iscriverli tra i buoni»
«Speravamo che almeno la Siria devastata da anni di martirio potesse essere tenuta fuori dalla follia bellica. E invece la mente e il cuore in questo momento vanno ad Aleppo e alla sua gente». II senatore Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva, si dice «molto preoccupato» dal divampare del conflitto anche in Siria. Preoccupato perché «mancano i costruttori di pace, manca la politica. Ma proprio per questo è tempo di riaffermare il concetto della spes contra spem dell'apostolo Paolo, messaggio caro alla profezia di Giorgio La Pira..»
A pagare un prezzo altissimo è anche la comunità cristiana siriana.
«La Siria è una culla anche geografica del cristianesimo: San Paolo cade da cavallo sulla via di Damasco. I cristiani erano due milioni, ora sono mezzo milione. Purtroppo, non accade solo là: la Chiesa che soffre è una realtà sempre più sotto attacco in tutto il mondo, a cominciare da quei Paesi africani in cui le chiese vengono bruciate e i fedeli sgozzati. Di questo vorrei sentir parlare il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che invece dice di temere il rischio di un aumento dei migranti siriani. I quali, per inciso, quando arrivano vanno in Germania. Come accadde nel 2015. Ed è un peccato perché sono spesso molto istruiti, soprattutto nel campo della medicina».
A suo parere, dunque, il timore del governo italiano di un aumento di profughi innescato dalla crisi siriana è infondato?
«Ho letto le frasi di Tajani e penso che sia molto triste avere un ministro degli Esteri così mediocre in una fase così delicata. Io sono preoccupato che la politica estera non riesca a riconoscere che quelli che stanno marciando contro il regime di Assad sono sicuramente contro la Russia e l'Iran, certo. Ma non per questo dobbiamo iscriverli tra i buoni».
Per quale ragione?
«Perché oggi ad Aleppo sono entrati coloro che si sono formati con Al Qaeda prima e con l'Isis poi. I nemici di Assad sono tagliagole senza pietà, jihadisti pericolosissimi. Il fatto che siano contro Putin non può portare la comunità internazionale a difenderli, magari mentre massacrano le donne curde che già in una circostanza salvarono l'onore dell'Occidente bloccando lo Stato Islamico dieci anni fa. Davanti al rischio di tragedie umanitarie, carestie, terrorismo l'unica cosa che ripete Tajani è la preoccupazione per il flusso migratorio. Che pena...»
I suoi detrattori la chiamano «Matteo d'Arabia» perché è nel board of trustees del FII Institute, fondazione creata dal principe saudita bin Salman. Francamente, pensa che l'Arabia Saudita o altri Paesi del Golfo siano solo spettatori interessati o che stiano giocando un ruolo dietro le quinte, nella crisi mediorientale?
«Mi hanno insultato per anni, ma adesso anche i più duri stanno riconoscendo che l'Arabia Saudita è diventata un partner cruciale per la regione e per il mondo. La Vision 2030 di Mohammed bin Salman sta creando le premesse di una stagione nuova. Sta combattendo contro il terrorismo islamico con una determinazione senza precedenti. E il suo impegno, di sponda con Macron, per una conferenza nel 2025 che porti a uno Stato di Palestina mi sembra lungimirante. Inoltre, chi ha visto i progetti di sviluppo del Paese si renderà conto che l'espressione "rinascimento saudita" è azzeccata. Ma sono abituato: gli stessi che quattro anni fa mi criticavano e insultavano in pubblico, oggi mi danno ragione in privato. Il tempo è galantuomo».
Trump alla Casa Bianca è un problema o un'opportunità per la mediazione nei conflitti?
«Ormai è la realtà. E dobbiamo farci i conti. Spero che la sua abilità negoziale aiuti il percorso di tregua in Ucraina e la ripresa del percorso della pace di Abramo in Terra Santa. Il mondo sta impazzendo, guardi cosa accade in Corea. Occorre riportare la politica e la diplomazia come mezzo di risoluzione dei conflitti. Ex malo bonum, da un fatto negativo cerchiamo di tirar fuori il bene. Magari anche grazie a Trump raggiungeremo una pace giusta. Spes contra spem, no?»