In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
“Dagli Appennini in mutande”, tratto da “Milza” di Raimondo de’ Micci.
L’autore arriva sulla riva del mare, in una località chiamata “Culo di secchio” e incontra tre bracconieri: Palle chiare, Mezzana e Bassavolino che lo ospitano in una baracca di cannella.
Raimondo è felice come non mai, più degli eroi dei suoi racconti, immerso in quell’Eden che è il luogo e decide di cambiare vita e il suo cognome in “D’amici” in onore dei tre fiumaroli.
Poi cambierà anche il nome al libro e alla località!
Se ci crediate o no, non importa.
Maestre… non me ne vogliate!
Giochiamo un po’!
Bella la Bocca, bella e utile, ma il Culo se non ci fosse sarebbin dolori come racconta la parabola goliardica!