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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.

Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.

Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente. 

Il fu presidente Biden lascia la carica e fa un bel .....
E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Pasquale Pasquino
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di Tonino Serra Contu
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di Tonino Serra Contu
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dal Pensiero Prismatico.(post tutto da leggere di Ermes Antonucci).
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di Ylenia Zambito, senatrice
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di - Maestra Antonella
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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Freddo vento pioggia neve gelo ed influenza
si accendono e si spengono come le lucine a intermittenza
di piazze strade vie vicoli e viali cittadini. .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Giuseppe contro Giacomo.

27/12/2024 - 10:29


Fra i grandi compositori della musica è difficilissimo fare dei confronti, quasi impossibile e non resta a volte che la simpatia personale o la vicinanza del luogo natale. Se così fosse per noi non sarebbe difficile la scelta: Giacomo Puccini con le sue storie d’amore e di morte, di note e parole, ma non lontane dall’altro Mago dell’opera: Giuseppe Verdi, anch’egli sublime cantore di storie toccanti anche il più restio al melodramma.
“All’alba vincerò…” la conosciamo tutti (almeno credo), come canticchiamo “La donna è mobile…” e non entriamo nella storia dove l’amore e la morte sono i protagonisti, sarebbe troppo commovente, ascoltiamo più volentieri la musica.
Mi sono avvicinato alle opere di Puccini per il fatto che il lago è uno dei nostri amori e a Verdi per le parole che mio padre mi diceva quando, da bimbetto, mi portava in giro in Serchio in barca: “Nella barca der tu’ nonno ci montò er gobbo maledetto per un firme!”
Non sapendo che foto mettere per il “doponatale” scelgo questa strana e brutta foto, ma che mi riporta a settanta anni fa e al film “Rigoletto” (1946).
La storia dell’omonima opera verdiana è conosciuta: Rigoletto, gobbo e buffone di corte del Duca di Mantova, dopo angherie sulla sua persona deforme e alla morbosa attenzione che il duca ha per la sedotta figlia Gilda, decide di farlo uccidere da Sparafucile. Il sicario, confuso dall’abbigliamento maschile che la ragazza si era messa per sfuggire al duca, sbaglia e colpisce Gilda, avvolgendone poi inconsapevolmente il corpo in una coperta e consegnandolo a Rigoletto. Questi prende il fagotto e, aiutato da Sparafucile, lo mette in una barca per poi gettarlo in acqua quando, dalla riva del fiume, sente la canzone che il duca cantava quando era felice delle sue scorribande amorose:
La donna è mobile

Qual piuma al vento,

Muta d'accento - e di pensiero.
Sempre un amabile,

Leggiadro viso,

In pianto o in riso, - è menzognero.
È sempre misero

Chi a lei s'affida,

Chi le confida - mal cauto il core!
Pur mai non sentesi

Felice appieno

Chi su quel seno - non liba amore!
Inutile dire che il povero padre resta stupito e neanche possiamo immaginarsi il suo dolore nel vedere poi che il corpo nel sacco è quello di sua figlia.
Mio padre mi raccontava la triste storia e, non lo nego, mi venivano le lacrime agli occhi, come quando mia mamma mi cantava “Balocchi e profumi” ed io la pregavo di chetarsi!
Altri tempi!

 

p.s. l’attore che interpretava Il gobbo Rigoletto era il grande attore Tito Gobbi.
p.p.s. il luogo è “la pedata del Ferrucci” o “del Dal Borgo” o “delle vigne”, appena sotto il ponte della ferrovia.

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28/12/2024 - 8:53

AUTORE:
Poline

Scusami Umberto per la mia intrusione, ma non direi Verdi contro Puccini, bensì vicini, una coppia perfetta per pizzicare le corde del cuore, per suscitare commozione, per far vibrare gli aneliti d'amore...arie celestiali, indimenticabili, stellari...che senza esagerare sono ormai universali!

27/12/2024 - 17:51

AUTORE:
Rosalita

Le vicende rocambolesche, strazianti, paurose o comunque avventurose con l'aggiunta personale di immaginazione, avevano una grande presa, un'irripetibile fascinazione proprio perche' raccontate a voce dagli adulti e in rare occasioni.
Ricordo, ma solo vagamente perche' ero piccola, di aver assustito al "maggio", almeno così lo chiamavano, seduta su una panca di fortuna in un'aia di contadini.
Capivo poco per la verità delle trame ingarbugliate e cantate da attori improvvisati vestiti di costumi abbastanza rabberciati, ma restavo immobile, anche un po' timorosa al mio posto senza fiatare...e se mi avessero interrogato su ciò che avevo visto e sentito...sarebbero stati dolori ma nessuno al'epoca si preoccupava più di tanto di noi bambini, ne' sull'impatto emotivo che potevano suscitare drammi così forti.
Al primo sguardo, la foto però mi fa venire in mente due ladruncoli che se la squagliano con la refurtiva o a due bracconieri con le sacche piene...che iene!