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Mi torna in mente la poesia del Pascoli che la mia mamma recitava con voce dolce, enigmatica, evocativa, partecipe, ma anche solenne. Mi pare di risentirla. 
Per i miei bambini ho sempre celebrato la festa più bella dell'anno dedicata all'infanzia, quella che più di tutte appartiene alla nostra cultura.

Creavo L'ATTESA , lunga, trepidante.

Svelato il mistero del perché il Papa si è presentato .....
Sardegna, la “sentenza” di Santoro: “Todde superficiale, .....
Un tempo c'erano i cattocomunisti, i cattolici che .....
Il fu presidente Biden lascia la carica e fa un bel .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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A cura di Tania Giordano
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di Umberto Mosso
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di Roberto Sbragia – Consigliere provinciale Forza Italia Provincia di Pisa
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di Umberto Mosso
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Cascina
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di - Maestra Antonella
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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Mortaretti di fine anno
Botti di Capodanno
Un bollettino di guerra
che fa tremare il cielo
sussultare la terra
vibrare il cuore
con palpiti anche .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Threskiornis aethiopica (?)

3/1/2025 - 9:57

Detto così non desta interesse, chiamato “sacro” neppure, “egiziano” ti sbilancia data la grande affluenza di specie esotiche e allora lo chiami solamente “Ibis”.

Ti viene alla mente allora quello studiato a scuola che riguardava l’antico Egitto, i riti della mummificazione, gli dei e le credenze, assurde per i cristiani, che deizzavano strani animali e uno in particolare, Thot, inventore della scrittura e patrono degli scribi, dio della sapienza, della scrittura, della magia, della misura del tempo, della matematica e della geometria e rappresentato con  la testa in forma di ibis sacro, l’uccello che volava sulle rive del Nilo.

Da lì purtroppo non è volata nei paesi mediterranei solamente la storia di questo uccello, ma anche il corpo ed ora si trova in ogni paese creando molti danni alla popolazione avicola nostrana essendo un uccello che non disdegna niente che sia commestibile, vermi, chiocciole rettili, carcasse e nidiacei. Nel suo paese di origine ha avuto così tanta considerazione che veniva mummificato e messo nelle piramidi, o luoghi di sepoltura, insieme a corpi umani e esisteva un grande commercio di ibis, sia catturati sia allevati.
Povero similstruzzo iuventino, cacciato, venerato e con la credenza, solamente egiziana,  che gli ippopotami del Nilo hanno quella strana moda di defecare, alzando cioè le “chiappe” dal pelo dell’acqua e sprillare cacca, perché l’ibis aveva fatto loro un clistere con il suo lungo becco che infatti ha due fori laterali!

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6/1/2025 - 8:34

AUTORE:
Sofy

Visto che nel sacco della Befana non c'era nulla per me ma soltanto e giustamente regalucci per i bimbi, pensavo arrivasse da te, Umberto, un dono gradito: un'immagine nuova, di quelle che che stuzzicano la vista il cuore e la mente perche' col tuo commento invitano a pensare, a riflettere o a giocare scherzosamente...
comunque sia auguro a tutti una Buona Epifania!

4/1/2025 - 9:11

AUTORE:
Dalia

Se a queste voraci creature ma pur sempre raffinate ed eleganti si mettesse un papillon rosso al lungo collo sinuoso, sarebbero perfetti per il ballo di un galà, di un momento festoso...prima che si ritorni al trantran noioso e faticoso del dopo festa che lascia sempre un vuoto dentro e un pizzico di nostalgia...
la fine della magia, che consegue forzatamente arriva inderogabilmente, ma tra realtà e fantasia, soltanto lo spirito del Natale sa colmare quell'angolino nascosto dentro il cuore, universalmente bisognoso d'amore!

3/1/2025 - 17:47

AUTORE:
Ciro

Mio caro ibis spero che sia leggenda egiziana il fatto che tu stimoli il didietro dell'ippopotamo a peretta con il becco aguzzo e penetrante...meglio quella della pettegola più metropolitana che mette becco dappertutto, stimola chiacchiericci e confusione col suo verso ciarliero, pungente e perforante!