Mi torna in mente la poesia del Pascoli che la mia mamma recitava con voce dolce, enigmatica, evocativa, partecipe, ma anche solenne. Mi pare di risentirla.
Per i miei bambini ho sempre celebrato la festa più bella dell'anno dedicata all'infanzia, quella che più di tutte appartiene alla nostra cultura.
Creavo L'ATTESA , lunga, trepidante.
Cascina, l'assessore Cipolli interviene sulla Tari
“I temi ambientali stanno acquisendo per diversi motivi un sempre maggior interesse e questo è un fatto positivo perché è indice di una crescente sensibilità della cittadinanza.
La presa di posizione di taluni membri dell’opposizione a Cascina tuttavia non favorisce un dibattito utile e costruttivo: viene dipinto un quadro pregiudizialmente solo negativo che non trova corrispondenza nei fatti, addebitando responsabilità al Comune anche quando si sa bene che certe situazioni dipendono da fattori esterni”.
Paolo Cipolli, assessore al bilancio del Comune di Cascina, replica così alle recenti uscite sulla stampa di articoli sull’aumento della Tari.
“Prendiamo la Tari – sottolinea Cipolli – che dal 2020, per legge, ha cambiato metodo di calcolo e la cui adozione a Cascina è stata rimandata dalla precedente amministrazione fino all’ultima data utile del 31/12/2020. È stata la prima patata bollente che ci siamo trovati a gestire, insieme all’adesione a Retiambiente, anche quella rimandata a chi avrebbe governato dopo le elezioni di ottobre 2020. Retiambiente è il gestore unico del ciclo dei rifiuti per tutti i Comuni dell’Ato Costa, un passaggio che era obbligatorio e che tuttavia costituisce anche un’opportunità, soprattutto per la realizzazione del piano degli investimenti negli impianti di trattamento di cui siamo storicamente carenti”.
Su questo aspetto insiste l’assessore al bilancio. “Proprio la strategia di una gestione del ciclo dei rifiuti da chiudere nel territorio delle quattro province dell’Ato Costa, evitando l’esportazione di questi in altre Regioni, costituisce una leva per contenere la spesa complessiva che va poi a ricadere sui cittadini.
Non decide il Comune che il costo del ciclo dei rifiuti debba essere ripagato dalla Tari – rimarca Paolo Cipolli –, bensì la normativa Arera nazionale. Certo, la sfida in Retiambiente che è partecipata al 100% dai Comuni ha un risvolto politico fondamentale: lì si misura la capacità delle amministrazioni comunali, al di là dei diversi colori e dei miseri interessi immediati o territoriali, di trovare soluzioni condivise, perché come insegnano gli esperti le tematiche ambientali per essere risolte richiedono un approccio collaborativo di tutti.
Se ne esce solo insieme. Le polemiche sterili e strumentali non aiutano a trovare le soluzioni”.