Mi torna in mente la poesia del Pascoli che la mia mamma recitava con voce dolce, enigmatica, evocativa, partecipe, ma anche solenne. Mi pare di risentirla.
Per i miei bambini ho sempre celebrato la festa più bella dell'anno dedicata all'infanzia, quella che più di tutte appartiene alla nostra cultura.
Creavo L'ATTESA , lunga, trepidante.
Lettera di Matteo Renzi a «La Verità» del 05-01-2025
Caro direttore, i lettori del suo giornale hanno appreso ieri che io farei parte di «un esercito di saltimbanchi che «fa numeri da circo» e che è intento a «svacanzare» a Cortina. Rispetto ai toni del passato queste espressioni che La Verità mi rivolge oggi sono quasi lusinghiere (ricorda come mi avete trattato per Open? O per Consip? O per altre indagini? Sono lieto di ricordarle che le vicende che mi riguardavano si sono chiuse tutte con assoluzioni o proscioglimenti), ma avverto tuttavia il bisogno di puntualizzare alcune cose. Per amore della verità e per il rispetto di chi vi legge.
Punto primo. Sono stato in vacanza, sì. Come sempre per le mie vacanze tutto è pagato con bonifico, tutto é tracciato, tutto è verificabile. Vado come tanti italiani, pago come quasi tutti i politici (qualcuno no, ma non è un mio problema), sto con la mia famiglia. Vado in vacanza in Italia, non in Albania o altrove. Ho letto il grido di dolore di Cecilia sui quotidiani del 2 gennaio e ho fatto una proposta alla premier: convocaci a Palazzo Chigi per coinvolgere anche l'opposizione nel lavoro del governo per liberare Cecilia. E nel momento in cui ci convochi sono pronto come tutti a interrompere le vacanze. E stare a Roma. Perché non è successo? Perché la premier non ha voluto incontrare le opposizioni.
Punto secondo. Perché abbiamo chiesto la convocazione dei leader dell'opposizione? Perché in vicende come questa l'opposizione ha il dovere di stare con il governo. Ma il governo ha specularmente il dovere di informare passo passo l'opposizione. Quando ero al governo, ho ricevuto almeno quattro volte i leader parlamentari dei partiti di maggioranza e di minoranza a Palazzo Chigi dando tutte le informazioni richieste su casi simili a quello di Cecilia Sala o in presenza di problemi geopolitici particolarmente acuti.
Abbiamo chiesto a Giorgia Meloni di fare ciò che facevamo noi, niente di più, niente di meno. Ma la premier ha deciso di non riceverci. Ha tempo per incontrare tutti ma non i parlamentari. Ce ne eravamo già accorti in sede di discussione sul Bilancio, abbiamo avuto conferma l'altro ieri. Peccato