Mi torna in mente la poesia del Pascoli che la mia mamma recitava con voce dolce, enigmatica, evocativa, partecipe, ma anche solenne. Mi pare di risentirla.
Per i miei bambini ho sempre celebrato la festa più bella dell'anno dedicata all'infanzia, quella che più di tutte appartiene alla nostra cultura.
Creavo L'ATTESA , lunga, trepidante.
PENSIERI SPARSI
Putin, dal 2007, persegue l’applicazione della dottrina Dugin, che prevede la riconquista dei territori delle ex repubbliche dell’Unione Sovietica e l’assoggettamento politico del resto d’Europa attraverso le interferenze nelle elezioni, come accaduto in Georgia e Romania. Questo per realizzare la Grande Eurasia da Vladivostok a Lisbona.
Intanto ha portato avanti il lavoro con l’annessione della Crimea e l’occupazione del Dombass (i Sudeti del XXI secolo) e inondando di soldi i suoi fan propagandisti più presenti nei media.
In Italia ancora nessuno ha saputo spiegare che fine abbiano fatto i milioni di euro in contanti ritirati dall’Ambasciata russa a Roma poco prima dell’invasione dell’Ucraina. A Meloni interessano di più i redditi trasparenti di Renzi.
Xi rivendica il possesso di Taiwan, mentre cicciobomba cannoniere nord coreano spara missili verso il Giappone.
Trump vorrebbe annettersi il Canada e la Groenlandia, oltre che rimpadronirsi del Canale di Panama.
Steve Bannon, il redivivo guru della destra Usa e alleato di Trump, ha dichiarato in una intervista su Bloomberg: "Il denaro e l'informazione sono le due armi nucleari tattiche della politica moderna, e Musk può schierarle entrambe su una scala senza precedenti. Musk - ha proseguito - ha appena speso un quarto di miliardo di dollari per eleggere Trump. Se mettesse in tutta Europa la stessa quantità di denaro che ha messo dietro Trump, trasformerebbe ogni nazione in un'agenda populista. Non c'è un governo di centrosinistra in Europa che sarà in grado di resistere a quell'assalto".
In tutto questo l’Unione Europea appare smarrita tra voci flebili e silenzi e sempre più sembra una preda esposta ad ogni possibile pressione di amici e avversari.
E in Italia, ritenuto il paese dell’UE più stabile, che succede?
Beati monoculi in terra caecorum (beato chi ha un occhio solo in terra dei ciechi) recita un proverbio latino di epoca medievale.
Senza nulla togliere ai meriti di Meloni nella vicenda Sala, per la soluzione della quale va il massimo dell’apprezzamento, siamo comunque ridotti così.
E in molti si domandano se con la PdC ci troviamo difronte all’astro nascente di una statista globale, o se il consueto genio popolare italiano non collochi la zucchina romanesca, come è normale che sia, al di sopra del parmesan americano o del prosek slavo.
Cioè se gli interlocutori mondiali siano scesi così di qualità politica da ritrovarsi alla facile portata della nostra volonterosissima, ma squattrinata tra multimiliardari, PdC.
Nel caso non sarebbe difficile capire chi sarebbe alla portata di chi.
A giudicare dagli elementi di divisione che, lei e i suoi “patrioti”, sfornano quotidianamente e in modo così pretestuoso nel nostro Paese, il rischio che la nostra PdC pensi di risolvere tutto in termini di relazioni personali, in un tripudio di sorrisi e mossettine per i media, si corre.
Se poi si aggiungono i suonatori di piffero che ogni giorno si mettono al suo seguito il rischio di trasformare questo Paese in una casa vacanze globale, con Meloni alla cassa e sotto facchini e lustrascarpe, c’è tutto.