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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

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zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Confcommercio - Pisa
Con il nuovo Codice della Strada cambiano le abitudini a tavola:
Confcommercio “Nessun allarmismo per la ristorazione”

13/1/2025 - 13:40

Con il nuovo Codice della Strada cambiano le abitudini a tavola: 
Confcommercio “Nessun allarmismo per la ristorazione”
 
 Pisa, 13 gennaio 2025 – A quasi un mese dall’applicazione delle nuove disposizioni del Codice della Strada, il comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi di Pisa e provincia si trova ad affrontare una nuova sfida.

Le previsioni iniziali di un possibile calo sono state confermate nei primi giorni di gennaio. Tuttavia, si percepisce chiaramente un forte desiderio di socialità e di piacere conviviale: “Non dobbiamo fare allarmismo,” - spiega Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa - “Il nuovo Codice della Strada, rispetto alle vecchie norme, non apporta alcuna modifica ai limiti del tasso alcolemico consentito: quello che era possibile bere prima è consentito anche oggi.

La differenza sono le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza e una maggiore attenzione ai neopatentati".

Secondo Pieragnoli, la cittadinanza ha dimostrato una crescente consapevolezza sui pericoli legati alla guida sotto l’effetto dell’alcol: “Nei ristoranti, pub e locali di Pisa , molti clienti stanno scegliendo di farsi accompagnare a casa da chi non beve, di prendere un taxi o, nel caso di distanze ridotte, di tornare a piedi. Una prudenza che non solo contribuisce alla sicurezza stradale, ma che dimostra anche un senso di responsabilità crescente ”Questa evoluzione nei comportamenti è confermata anche dai ristoratori come sottolinea la Presidente di Confristoranti Confcommercio Pisa Daniela Petraglia: “Abbiamo registrato un calo nei consumi, già evidente durante le festività natalizie e confermato nei primi giorni del nuovo anno. Il risultato è un cambiamento nelle abitudini: se prima un tavolo da quattro persone ordinava una bottiglia di vino, ora si opta per un singolo calice. Si avverte una maggiore consapevolezza da questo punto di vista.

Per cercare di affrontare il problema, si potrebbe pensare di introdurre una “box” per permettere agli ospiti di portare a casa il vino avanzato, ma è solo una soluzione parziale. Un’altra proposta potrebbe essere l’organizzazione di servizi taxi nelle grandi città, ma i costi rimangono elevati. Questo cambiamento potrebbe comportare una diminuzione della frequentazione dei ristoranti, specialmente di quelli in cui la degustazione di vini è un elemento centrale dell’offerta. È necessario ragionare a fondo su come scongiurare ripercussioni negative per l’intera filiera”.

Uno strumento fondamentale per promuovere una cultura del bere consapevole è rappresentato dalla “Guida al servizio per un consumo consapevole di bevande alcoliche” redatta da Fipe Confcommercio. Come spiega Pieragnoli, questa guida offre istruzioni semplici e precise sulle norme da seguire. “In particolare, gli operatori del settore devono garantire un servizio responsabile: informare i consumatori sui rischi legati all’alcol, avere a disposizione le tabelle alcolemiche con i principali sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nel sangue, monitorare le quantità di alcol servite, in modo da prevenire situazioni pericolose. Obblighi a cui la maggior parte di gestori e addetti dei nostri pubblici esercizi già adempiono, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione che abbiamo attuato negli anni passati".Le tabelle alcolemiche, obbligatorie nei locali che operano dopo la mezzanotte, rappresentano un elemento chiave per informare i consumatori sui sintomi associati ai vari livelli di alcolemia.

Questi strumenti evidenziano anche le quantità di alcol che possono far superare i limiti di legge, aiutando i clienti a gestire il consumo in modo consapevole."Le preoccupazioni sulle possibili ripercussioni economiche per il settore, pur fondate, nel medio periodo potrebbero affievolirsi” conclude Pieragnoli. “Il consumo responsabile è pienamente compatibile con l’esperienza di convivialità che la ristorazione offre, e i nostri esercenti stanno rispondendo con soluzioni pratiche per aiutare i clienti a rispettare la legge senza compromettere il piacere di un buon calice di vino".
 
--Lorenzo LazzeriniComunicazione&StampaConfcommercio Provincia di Pisa

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