Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
…anche noi a Bocca di Serchio abbiamo il nostro “trenino” che godiamo di giorno e non di notte, noi quelle ore buie le passiamo sotto calde coperte in “tutt’altre faccende affaccendati”: letture, coccole, sogni, chiacchiere eccetera, quello che tu spii nelle più lontane città del mondo tipo :”chi la fa più dura (la cacca) fra Corea del nord e quella del sud?", o similpinzillacchere, a noi poco interessa, specialmente a me, ma creando però un ingorgo e un inquinamento planetario molto preoccupante per tutti.
Sulla nostra spiaggia a “rimirar eterea carovana” ci sono tante persone che ridono, giocano, leggono giornaletti, si tuffano, a volte piangono se calpestano una tracina (poverina… ma c’era prima lei!), raccolgono fogli e rifiuti da riportare a casa, non si arrabbiano se il telefonino non “prende”, beh, qualcuno sì, e, udite udite, ci sono anche coloro che non hanno dimenticato l’arte della costruzione del “pagliaietto” e della sua inflessibile punizione con un duro: “dire fare baciare lettera o testamento”!
Per chi non conosce questo gioco di spiaggia, credo senz’altro pochi, si trattava di raschiare, con un legnetto o il dito, la sabbia che formava un cono ben pressato e che aveva sulla cima uno “stollo” che, rosica rosica, sarebbe cascato e al malcapitato demolitore data, a sua scelta, la suddetta pena:
Dire: dire qualche cosa ad una persona vicina, vicina ma non del gruppo
Fare: fare qualche cosa di strano, corsa fino alla foce, sulle dune ecc…
Baciare: baciare qualcuno se uomo donna vecchio o vecchia a seconda di chi è vicino
Lettera: si scrivono con il dito, pigiando forte, delle parole tipo lettera sulla schiena di chi paga il pegno, poi la “lettera” viene affrancata una botta e spedita con una pedata
Testamento: la più dolorosa, chi paga il pegno volge la schiena ai compagni che decidono le penitenze fisiche (calci, pugni, schiaffi, ma anche baci e carezze): gli viene chiesto: “Quanti ne vuoi di questi?” ed il “penitente” deve risponde con un numero da uno a dieci, senza sapere di cosa si tratti.
Noi siamo felici anche senza Starlink.
Sia ben chiaro che sono una mosca bianca, ma non ci… mi …importa più di tanto, anzi… di meno!