none_o


Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

dall’interno del comune? Sono parziali e di comodo. .....
I terreni sono privati, così come il progetto. Il .....
del comune, quindi questa amministrazione non si è .....
Il forummista che si firma "informazione" e bat 21 .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Nazzarena Bernardi
none_a
Forza Itala avvia i congressi comunali in provincia di Pisa
none_a
Intervista a Corrado Augias
none_a
di Umberto Mosso
none_a
Molina di Quosa. Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
none_a
Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Pisa, 21 gennaio
Il mestiere di vivere.
La storia di Cesare Pavese

17/1/2025 - 16:06

Il mestiere di vivere.
La storia di Cesare Pavese nel documentario
scritto e diretto da Giovanna Gagliardo  
  
CINECLUB ARSENALE
Martedì 21 gennaio | ore 20,30
Vicolo Scaramucci, 2 I Pisa
Info evento: https://www.arsenalecinema.com/contenitori/il-mestiere-di-vivere-cesare-pavese
 
La storia di Cesare Pavese, un uomo, uno scrittore, un intellettuale che nella sua breve vita è riuscito a creare un mondo letterario e culturale che ha segnato la seconda metà del Novecento italiano. 

Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo è in programma al Cineclub Arsenale di Pisa martedì 21 gennaio, alle ore 20,30; sarà presentato al pubblico dalla regista e da Alessandro Fiorillo, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Pisa.
 
È l’ultimo, frenetico giorno di vita di Cesare Pavese. Si aggira per la città deserta, cerca amici che non trova, scrive, telefona.

La domenica sera mette fine alla sua vita.

Al centro della storia il poeta che appena ventenne scopre la poesia narrativa, per poi cimentarsi nel romanzo breve, portare in Italia la letteratura americana e contribuire infine alla nascita della Casa Editrice Einaudi.
 
“Sono nata in Piemonte, cresciuta a Torino, da più di quarant’anni vivo a Roma. Pavese, certo, l’ho incrociato nella mia adolescenza torinese e non solo”, afferma Giovanna Gagliardo. “Ovviamente l’ho amato, l’ho letto.

Ho imparato a memoria molte delle sue poesie. L’ho messo tra i ricordi di quel fruttuoso passato vissuto nella Torino irripetibile degli anni Sessanta. Ritrovarlo e rileggerlo oggi, a distanza di tanti anni, è stata per me una vera e propria folgorazione.

Prendi in mano i suoi romanzi, le sue poesie, soprattutto i suoi diari e già dalle prime righe capisci che ti sta parlando del “presente”.

Non del suo presente, ma del “nostro.” 

Mette in scena la complessità degli eventi e ti fa capire che non hai scampo.

Ti costringe a non cercare risposte semplici, ti sbarra la strada se provi a schierarti.

Ti mette alla prova.

Lui non spiega, non suggerisce, non cerca la tua approvazione.

Quel Pavese che ricordiamo frettolosamente come il poeta infelice, suicida per amore, probabilmente è molto di più.

Forse è l’intellettuale scomodo che oggi ci manca, l’antipatico mai compiacente che ti complica la giornata, il magnifico compagno di viaggio che - nelle colline di Santo Stefano Belbo - ti fa intravedere il mare azzurro di Itaca.

Ho lasciato un Pavese che credevo locale e generazionale, ho ritrovato uno scrittore con il respiro dei “classici”.
 

 
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri