Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
…l’acqua è ghiaccia, arselle punte, il motore fuoribordo non parte, i bastardi vandali non vanno mai in ferie, gli ibis sono ormai sfruttati, la pineta pure e io vado in giro nella “piana” vecchianese guardando a nord e arrivando alle Alpi e agli Appennini senza usare né auto né treno.
Benvenuto Procinto e anche tu Prana, onore alla regina Pania e al gentile Gabberi, tutti pronti all’inverno più duro cercando un colbacco o di nuvole o di simil orso bianco polare che fa tanto scic e piace al turista.
Scusami schiva amica Matanna, dolce guardiana della lucchesia, la più conosciuta (anche da me marittimo) e più facile da scalare, la più sobria e verde di pascoli, tu non vuoi il cappello, vuoi solo esser più vicina all’uomo che al cielo.