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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Fabiano Corsini
"Narrar Stupendo" al Fortino, con Isabella Covelli

22/1/2025 - 18:18

"Narrar Stupendo" al Fortino, con Isabella Covelli

Col primo di febbraio, dunque dal sabato della prossima settimana, inizia al Fortino la seconda stagione di “Narrar Stupendo”. Nel titolo sono comprese le intenzioni degli organizzatori e di tutti gli altri protagonisti che attorno al Fortino hanno fatto gruppo, già l'anno scorso, per dar vita ad una esperienza di lavoro collettivo. Docenti universitari, registi, attori, musicisti, tutti accomunati in un progetto che si ispira al “teatro di narrazione”, aggiungendo a questo il mix, per certi versi esplosivo, che mischia la sobrietà del contesto, il circolo, al fascino straordinario di storie narrate senza effetti speciali se non quello dell'empatia. Le narrazioni che stupiscono andranno avanti fino a giugno, in un programma che vedrà sul piccolo palco del Fortino tanti protagonisti diversi, a raccontare di briganti, di Dostoevskij, della Carmen di Bizet, di Hegel, di Frankestein “come non lo avete mai visto”, e del Cristo dell'Amiata David Lazzaretti.

Si comincia dunque sabato 1 febbraio, alle 18 (attenzione all'orario insolito) con “Masciarone: chi racconta una storia”, con Isabella Covelli. “ Una storia, che ne contiene altre - come una testa di capelli ricci che si annodano, e non basta un pettine per venirne a capo. Incoerente e meravigliosa.”a narratrice, comincia chiedendo un atto di fede: “Chiudete gli occhi. Solo per un attimo” – per poi trasportare il pubblico in Sardegna, fine dell’800.

Qui seguiamo le vicende che legano il bandito Masciarone (uomo d’onore o fuorilegge?) agli antenati della famiglia dell’attrice, i Pulina, in un racconto dove il romanzo si mescola alla realtà, con un pizzico di realismo magico e ironia.Resta però salda la volontà della narratrice: quella di ricucire uno strappo avvenuto nella Storia, un’ingiustizia che solo un nuovo racconto può sanare.

Masciarone
Chi racconta una storia?
Di e con Isabella Covelli Musiche di Alfonso MarsiliaRegia Derian Alvarez

Sabato 1 febbraio al Fortino a Marina di Pisa
per prenotare chiamare lo 050 36195 (è richiesta la tessera ARCI)










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