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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Quando mettiamo troppa attenzione a...

28/1/2025 - 16:59


Negli ultimi tempi, osservando le città e i loro ritmi, mi capita spesso di soffermarmi su scene che evocano una profonda tristezza: cani trasformati in oggetti, avvolti in maglioncini sgargianti e accessori scintillanti, mentre i loro padroni – uomini e donne – sembrano più interessati a proiettare un'immagine che a garantire il benessere dei loro compagni a quattro zampe.


Queste creature, private della loro identità, ci costringono a riflettere sul significato di amore e rispetto. Rimproverati, strattonati, costretti a seguire percorsi che non scelgono, diventano simboli di obbedienza muta, sempre subordinati ai desideri altrui. Molti vivono confinati in spazi ristretti, ridotti a un'esistenza fatta di passeggiate obbligate e guinzagli stretti, estraniati dalla loro natura libera e curiosa.


Cosa spinge queste persone a portare i cani ovunque – al mercato, all’Ikea, perfino in luoghi rumorosi e inadatti? I bisogni e le inclinazioni degli animali vengono ignorati in nome di un amore che, spesso, si rivela egoista e malinteso. I cani, esseri pieni di gioia e vitalità, non trovano felicità in un guardaroba alla moda o in un'inclusione forzata nelle routine umane, ma nell’opportunità di esplorare, giocare e socializzare liberamente.


Il cane, da essere vivente autonomo, è diventato uno status symbol. È triste vedere come molti lo utilizzino per colmare vuoti affettivi o addirittura lo trattino come un surrogato di relazioni umane, confondendo i ruoli con termini come “mamma” o “papà”. Questa deriva solleva domande importanti: come siamo arrivati a questo punto? Quali logiche di consumo e alienazione ci hanno portato a investire cifre enormi per acquistare cani come fossero oggetti di moda?


L’amore autentico per un animale si dimostra non nell’uso che facciamo di lui, ma nel rispetto delle sue necessità e della sua natura. Un cane desidera libertà, gioco e un affetto genuino, libero da aspettative che non gli appartengono. È nostro compito ridare dignità a queste creature, offrendo loro spazi sicuri, tempo per essere se stesse e libertà di esprimere la loro essenza.


Viviamo in un’epoca che tende a banalizzare i legami, a superficializzare l’amore. Ma l’autenticità si riconosce nella cura e nel rispetto reciproco. Solo attraverso una relazione fondata su questi valori possiamo restituire ai nostri amici a quattro zampe la libertà e la dignità che meritano, ricordandoci sempre che il loro cuore batte per un mondo più grande del nostro.


Celeste Nostalgia



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30/1/2025 - 6:39

AUTORE:
Zoe

Dalle stelle alle stalle è un amen, due realtà parallele che stridono fortemente tra loro.
La società moderna funziona così, il divario è diventato sempre più insopportabile tra chi ha troppo di troppo senza ritegno, e chi ha davvero poco o niente senza suscitare indignazione o vergogna in chi contribuisce a crearlo.
Questi poveri cani ridotti a oggetti che li tengono fino a che servono o sollazzano, e poi se ne sbarazzano come di tutto il superfluo che annoia, perche' le bestiole invecchiano o passano di moda, io lo trovo stomachevole...non certo al pari di chi li maltratta, li sfrutta e poi li abbandona...ma il concetto è il solito: è l'uso che se ne fa perche' fondamentalmente mancano di rispetto, che invece meritano.
E se tutta quella montagna di denaro sprecato venisse usato per porre rimedio ai tanti bisogni essenziali di chi è in gravi difficoltà?