Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ieri sera, durante il consiglio comunale di San Giuliano Terme, abbiamo assistito a un episodio gravissimo.
Il consigliere Fabbrini, dimostrando una preoccupante disinformazione sulle tematiche dell'emergenza abitativa e dell'edilizia popolare, ha contribuito a innescare un dibattito divisivo e stigmatizzante.
Il sindaco, nel tentativo di rispondere a un'interrogazione imprecisa, ha sottolineato la difficoltà dei Comuni di far fronte alle emergenze sociali, citando la situazione delle famiglie rom di Ripafratta.
Una situazione complessa che richiede soluzioni concrete e non strumentalizzazioni.
La risposta del consigliere Fabbrini, tuttavia, è stata inaccettabile.
La sua affermazione secondo cui il comune interviene solo nei casi che riguardano le comunità rom, mentre gli italiani devono affidarsi alla provvidenza, è non solo offensiva ma anche profondamente discriminatoria.
Nel 2025 non è più accettabile un linguaggio che divide le persone in base alla loro etnia.
Tutti i cittadini, a prescindere dalla loro origine, hanno gli stessi diritti e meritano le stesse opportunità.
Fratelli d'Italia, con queste dichiarazioni, dimostra ancora una volta di essere più interessata a fomentare divisioni che a costruire una comunità unità e solidale.
È ora di porre fine a questo clima di intolleranza e di costruire una comunità dove tutti si sentano accolti e rispettati.